Nowhere Girl di Magali Le Huche

Nowhere Girl di Magali Le Huche

“Doesn’t have a point of view
Knows not where he’s going to
Isn’t he a bit like you and me?
Nowhere man please listen
You don’t know what you’re missing
Nowhere man, the world is at your command”
Avete avuto un momento nella vita in cui solo la musica poteva determinare la vostra identità?
Nasce da questo sentimento (ha un nome?)Nowhere Girl di Magali Le Huche.
Titolo inglese per un graphic memoir francese non ancora tradotto in italiano e che mi sono conquistata all’ultima Fiera di Bologna.

Nowhere Girl di Magali Le Huche è un graphic memoir.

Cioè un racconto autobiografico in forma di fumetto.
Ed è infatti dalla canzone dei Beatles Nowhere Man che Magali Le Huche trae spunto per raccontare un episodio della sua adolescenza.

Magali Le Huche è già nota autrice di albi illustrati pubblicati principalmente da Clichy, ma forse ve la ricorderete ancora di più per il personaggio Paco degli omonimi libri musicali pubblicati da Fabbri.
Prima di Nowhere Girl Magali Le Huche aveva scritto un’altra superlativa graphic novel dal titolo Verde (non voglio essere
una strega!

Chi è Nowhere Girl?

Le Huche racconta dei suoi 12 anni nel 1991.
Una nuova scuola, le medie, delle precise attese.
Magali ha dei genitori all’avanguardia che amano essere aperti e verbosi.
Ha anche una sorella più grande che ha lasciato alle medie una notevole fama di prima della classe.
Magali sogna per sé un presente roseo e un futuro ancora più roseo alle medie, un periodo di successo sia sul fronte scolastico che su quello sociale.
“Knows not where Is going to
Ma tutto sta cambiando troppo in fretta, il suo corpo, le dinamiche e soprattutto la realtà è in totale rotta di collisione con quelle aspettative.
Magali è sempre più stretta sotto il peso dell’ansia di andare a scuola, finché non si ritira e studia da casa.
nowhere girl magali le huche stefania ciocca
Nowhere Girl di Magali Le Huche è realizzato con una prevalenza di bianco e nero e l’utilizzo sporadico di colori fluo, gli stessi che in copertina caratterizzano i quattro Beatles.
E che i feticisti come me vedranno strizzare l’occhio alla copertina di Seargent Pepper e di Yellow Submarine.
Sono bellissime e di grande impatto le sequenze in cui Magali attraversa la strada e il suo zainetto si fa sempre più pesante sino a prendere le sembianze di una gigantesca pietra che la sovrasta.
nowhere girl magali le huche stefania ciocca
E dunque la scolarizzazione casalinga e la diagnosi di ansia (fobia scolastica).

E’ proprio in questo momento così particolare, in cui si è chiusa nel suo bozzolo perché non ancora pronta per il mondo esterno, che Magali scopre i Beatles.

La musica è spesso un contributo fondante e fondamentale per la costruzione di un’identità e per Magali diventa un rifugio e i Beatles la cullano, la proteggono, diventando quasi un’ossessione.
Il 1967 le sembra migliore del 1992 e i Beatles la cullano, la proteggono.
Diventano un’ossessione come solo una passione per un personaggio famoso può diventare ossessiva a 12 anni.
Magali non smette completamente di interagire socialmente.
Va a danza, sente sempre la sua migliore amica, inizia a fare teatro.
Però il suo corpo cambia, il ciclo arriva.
nowhere girl magali le huche stefania ciocca
E alla fine arriva sempre un momento in cui non sa dove andare.
La paura del mondo esterno è meglio sfuggirla salendo su un sottomarino giallo.
“You don’t know what you’re missing”
I rifugi sono tante cose: isola felice, protezione ma anche isolamento.
E Magali si accorge di essersi Isolata così tanto da non essere più in grado di interagire senza ansia.

Nowhere Girl di Magali Le Huche ci mostra però come davvero ci sia un tempo per tutto.

Per stare con la nostra non-capacità di attendere le aspettative e attendere invece tempi migliori.
Nel frattempo sul sottomarino giallo Magali coltiva sé stessa.
Ascolta i Beatles, nutre la sua passione, crede fortemente in qualcosa.
E grazie alla terapista che frequenta (e che la lascia libera di disegnare tutto il tempo!) continua a conoscersi sempre meglio.

Il sottomarino giallo di Nowhere Girl ha il colore dell’universo psichedelico che si ascolta nelle canzoni dei Beatles.

Un universo che tinge anche il mondo interiore di Magali aiutandola a coltivare la propria espressività.
Sostenuta dalla musica, consapevole del suo punto di arrivo, grazie al percorso con la psicologa e con il sostegno della famiglia, Magali Le Huche trova anche il suo nuovo punto di partenza: una scuola d’arte.
Un luogo dove le aspettative sono realistiche.
Ricordate?
“Se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”
Qui inizia una nuova fase, quella in cui la musica gioca sempre un ruolo fondamentale per la costruzione dell’Io e per rendere il nostro Io in sintonia con il gruppo di cui da adolescenti.
Anche se la musica di questo nuovo Io suona al ritmo del grunge e dei Nirvana.
Ma ora la nostra Nowhere Girl è consapevole che i Beatles sono lì con lei, come quel giardino segreto che tutti abbiamo e dobbiamo coltivare.
Il suo è fatto di musica e disegni.
“Nowhere man don’t worry
Take your time, don’t hurry
Leave it all ‘til somebody else
Lends you a hand”
Nowhere Girl di Magali Le Huche mi ha attratto dal cuore e mi ha convinto nell’intelletto.
Il motivo “di cuore” è stato per il riconoscimento.

Mi ci sono ritrovata in Nowhere Girl di Magali Le Huche, perché come forse tutti, anche io nella musica ho trovato semi di essere e sostegni per il mio io.
Come Magali a 12 anni non ascoltavo altro che i Beatles e non sentivo di appartenere ad altre melodie (anche perché non sentivo di appartenere pressoché a nulla).

La convinzione di trovarmi davanti a un’opera più complessa mi è venuta man mano che leggevo Nowhere Girl.

Banalizzando l’opera, potremmo descriverla come la storia di una ragazzina per la quale i Beatles diventano il corrispettivo dell’oggetto transazionale.
Nowhere Girl è sicuramente anche questo, ma non solo.
I Beatles, la musica, rappresentano la boa (o il sottomarino giallo) a cui aggrapparsi ma l’individuo è il mare.
I Beatles entrano all’interno di un complesso labirinto dove Magali cerca prima di tutto sé stessa.
Non ci si salva mai grazie a un libro, a un incontro o a una canzone.
Anche se questa narrazione ci piace un sacco.
Ma quel libro, quell’incontro e quella canzone possono rappresentare una solidità in un momento fluttuante.
Come Magali, anche io porto un po’ di testi dei Beatles sempre con me.
Ma forse, non siamo un po’ tutti Nowhere Man e Nowhere Girl?
“Isn’t he a bit like you and me?”
La graphic novel Nowhere Girl di Magali Le Huche è disponibile per ora solo in francese ed è edita da Dargaud. Qui il sito

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