Senza lampo né maltempo stefania ciocca

Senza lampo né maltempo

Senza lampo né maltempo è un albo che inserisco sicuramente nel mio scaffale ideale di albi illustrati e biblioterapia.

Inizia così, con una giornata di pioggia.
Una giornata uguale a tutte le altre.

Questa mattina piove.
Proprio come ieri.

Senza lampo né maltempo è un albo illustrato di Eléonore Douspuis, edito da Giralangolo e tradotto dal francese da Anselmo Roveda.

La pioggia di cui parla Senza lampo né maltempo è simbolica, sta a significare altro e non è la classica giornata di pioggia di cui ho parlato qui.

In Senza lampo né maltempo la pioggia è metaforica, simboleggia qualcosa che ci rende diversi.

Non cade fuori casa, non batte sulla strada, sul selciato sulle case.
Questa pioggia è dentro casa.

sena lampo né maltempo

E’ una pioggia che invade e pervade l’ambiente domestico, quello spazio che dovrebbe essere sicuro, protetto,

Quella casa che dovrebbe essere al riparo da intemperie reali e metaforiche.

Pauline e Louis sono i due bambini protagonisti che mestamente, coperti da un impermeabile, guardano la pioggia cadere dal soffitto e far passare ogni voglia di giocare.

Tutti in casa sono mesti.
Questa bella casa ordinata, soppalcata, ma nella quale si vive con impermeabile e ombrelli perché la pioggia batte su tutto.

Solo lì dentro.
Fuori il sole splende e nessuno direbbe che là dentro piove senza interruzione.

In famiglia si cerca la perdita.
Ma sul soffitto non c’è nessuna crepa, nemmeno una fessura.
Piove in casa. E l’acqua sgorga da nessun luogo.

Ma il problema è che chi vive costantemente esposto a una situazione gravosa, porta tale gravità anche fuori, assieme al timore di essere identificato con il suo problema.

sena lampo né maltempo

E così Pauline e Louis, quando vanno a scuola, coperti dal loro impermeabile anche se sono sotto il sole, si sentono diversi.

non osano partecipare ai giochi per paura che qualcuno possa scoprire il loro segreto.

Questa pioggia che compare, che batte e ribatte e viene “da nessun luogo” può avere molte interpretazioni.

E’ una diversità? Forse.
Può essere letta come un difetto, qualcosa di cui vergognarsi, un segreto inconfessabile, una colpa, una situazione difficile contingente o legata alla propria persona.

Qualcosa che se confessata, se scoperta, se condivisa, potrebbe isolarci ancora di più.

O almeno così credono Pauline e Louis e tutti noi.

Possiamo leggere la pioggia in tanti modi.

Eppure Senza lampo né maltempo riesce ad essere chiaro nella lettura che apre alla possibilità.

Perché se anche la situazione si fa asfittica e senza via di uscita, la pioggia (una difficoltà, un problema) porta con sé un esito inaspettato.

Insieme alla muffa, all’umidità, al senso di costrizione, un giorno spunta un germoglio tra le assi del pavimento.

E poi l’acqua si accumula, forma una pozzanghera e altra vegetazione cresce rigogliosa.

Il germoglio si è trasformato in un albero vigoroso.

Rami, foglie e vegetazioni spuntano dalla finestra attirando la curiosità dei bambini e di chi sbircia all’interno della casa.

Non è più possibile tenere nascosto quel segreto e allora tanto vale aprire la porta.
E i bambini scoprono un vero parco giochi che sembra un’isola selvaggia e avventurosa.

sena lampo né maltempo

I rami rompono le pareti e la luce che fuori di casa non ha mai smesso di splendere irrompe anche dentro.

Pauline e Louis si tolgono gli impermeabili.
Un sorriso si disegna sui loro volti: adesso non piove più.

Il cambiamento è avvenuto.

Ma è un cambiamento che viene dall’esterno o dall’interno?
E’ la nascita del germoglio a dare il via al cambiamento?
Oppure c’è stata una resa o un’incapacità di continuare a contenere l’incontenibile a dare il via all’apertura verso l’esterno?

Sono solo alcuni degli interrogativi che un albo illustrato come Senza lampo né maltempo aiutano ad aprire.

(S)Punti di lettura di Senza lampo né maltempo 

Sicuramente questo albo lo ascrivo al novero degli Albi Illustrati che più mi piacciono:

Gli albi illustrati dai molti livelli di interpretazione, dalla trasversalità di lettura e di pubblico.

Non bisogna dimenticare che quello che è il primissimo livello di lettura di un albo illustrato è spesso quello bambino che gode di una storia senza altre intenzioni nascoste.

In questo senso Senza lampo né maltempo racconta una vicenda dove si parte da un dato di fatto, dove c’è del realismo magico, dove ci si preoccupa per i protagonisti, li si osserva, si prova empatia per loro e si lascia andare l’immaginazione.
E ci si lasca sorprendere dal finale.

Attraversiamo il primo livello di lettura e restiamo a osservare tutte le altre strade che si diramano.

A me piace l’albo illustrato quando viene letto, interpretato e riempito negli spazi bianchi dal proprio vissuto.

Qual è l’interpretazione che chi legge può dare a quella pioggia?
E che valore ha il germoglio?
Quali emozioni suscita la situazione della famiglia in quella casa?
Qual è il sentire che emana e dove risuona?
Si può parlare di rifiuto? Rassegnazione? Resilienza?

A me piace dare come interpretazione quella per cui la natura fiorisce quando deve fiorire, che lo vogliate o no.

Ma questa è la mia personale interpretazione, mentre la ricchezza degli albi è proprio quella di aprirsi a tante possibili storie in cui trovare la vostra.

Scrivimi se vuoi impostare un percorso personalizzato (individuale, di gruppo, di formazione) tra gli albi illustrati.

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