i libri che divorarono mio padre

I libri che divorarono mio padre di A. Cruz

I libri che divorarono mio padre di Afonzo Cruz è un libro edito da Officina Libraria uscito qualche anno fa.

E’ stato uno dei primissimi libri sui cui ho costruito uno dei miei progetti didattici ad hoc.

I libri che divorarono mio padre è un esempio di come i classici non hanno ancora finito di raccontare qualcosa.

Tradotto da Nunzia De Palma, I libri che divorarono mio padre è la storia del dodicenne Elias Bonfim.

Il giorno del suo dodicesimo compleanno, Elias  riceve in dono dalla nonna la chiave della soffitta contenente la biblioteca del padre, morto di infarto prima che lui nascesse.
O almeno così gli hanno sempre detto.

Ma secondo Elisa, Vivaldo Bonfim non è morto: appassionato lettore, è caduto nei libri e da lì ha iniziato a spostarsi tra le righe della letteratura.

Elias inizia così a leggere per conoscere suo padre.

Quel viaggio lungo una vita gli permetterà di imparare a leggere tra le righe, a interpretare se stesso e il mondo che lo circonda.

Troverà suo padre?
Forse no, ma troverà qualcosa d’altro: la sua identità.

Oltre che essere un libro che parla di libri, I libri che divorarono mio padre mi è rimasto nel cuore per una ragione principale.

Su questo libro si può costruire il percorso didattico di un anno scolastico.

Parla di libri.
Spinge a rispondere alla domanda “perché si legge?”.
Si apre a numerosi percorsi tematici che affrontano la storia della letteratura e, di conseguenza, la storia dell’umanità.

Perché è importante un libro che tesse trame con tanti argomenti?

Perché oggi si è connessi ma non si è capaci di connettere.

È un libro che spinge a ricercare e creare corrispondenze, per analogia o per contrasto, a cominciare dalla letteratura, passando per tematiche più universali, per consentire poi l’applicazione e l’esercizio dell’intuizione.

Tutti i classici possono essere riletti con una chiave rivolta all’attualità.

I libri che divorarono mio padre lo consiglio a partire dai 12 anni per i lettori forti, ma nella su applicazione operativa didattica, lo vedo perfetto per le scuole superiori.

Ecco un breve elenco delle tematiche che si possono affrontare con I libri che divorarono mio padre

– L’arte come fuga e rifugio
– Le inclinazioni personali, le scelte future
– La lettura: perché si legge?
– Il rapporto tra dovere e arte
– Il viaggio
– Il doppio
– La psicanalisi
– La follia
– La verità
– La fede
– La colpa e il suo rapporto con l’attualità
– Il bullismo
– L’amore adolescenziale
– Il rapporto con il padre
– Il limite: accettare/non accettare i propri, sfidare la natura, hybris
– Il reale e il surreale
– La morale, la capacità di discernimento

i libri che divorarono mio padre
Ph. Siora Photography/Via Unsplash

4 Progetti didattici ispirati a I libri che divorarono mio padre

1.La mappa letteraria

Elias viaggia nella letteratura, nei classici di ogni tempo e paese.
E’ possibile realizzare una mappa geografica, ovvero costruire una mappa geografica letteraria del libro, una mappa letteraria di noi stessi, una mappa letteraria per argomenti.

E’ un modo di riflettere la propria identità attraverso i libri letti.

Obiettivi:
– connessione di luoghi e argomenti
– strutturazione di un progetto
– applicazione di diverse tecniche artistiche a seconda delle capacità

La mappa letteraria di Londra – https://ebookfriendly.com/literary-maps-to-explore/

 

2.Il libro palazzo (variante della Mappa Letteraria)

Ispirandosi a un passaggio contenuto nel testo, si può costruire, progettare, disegnare il proprio “Palazzo Letterario”.

Ecco il testo che serve da traccia per ispirare.

Un buon libro deve avere più di una pelle, deve essere un palazzo di molti piani. Il piano terra non serve alla letteratura. Va bene come costruzione civile, è comodo per quelli a cui non piacciono le scale, è utile per quelli che non possono salire le scale, ma per la letteratura devono esserci piani impilati gli uni sugli altri.

Leggi anche Il Palazzo negli albi illustrati

Botanical Portrait | Federica Lissoni Emanuela Bizzozero Stefania Ciocca

3.Siamo storie

Siamo fatti di storie.
Ogni persona è una Storia.
ispirandosi agli uomini libro di Fahrenhei 451, si può provare a raccontare n pochi minuti la trama di se stessi.
Proprio come se fossimo una biografia, un romanzo d’avventura o di formazione.

L’obiettivo è quello di Imparare a raccontare, a individuare le proprie caratteristiche, a organizzare il pensiero.

4.INCONTRI LETTERARI

Cosa succederebbe se due personaggi della letteratura, provenienti da libri (e mondi, e paesi, e culture) totalmente diversi si incontrassero?

Questo può diventare quasi un laboratorio di scrittura.
Non bisogna dare limiti alla creatività.

Numerose sono le opere lettererarie citate, così come numerosi sono i Generi letterari che I libri che divorarono mio padre affronta

Scrittura diaristica
Il poema
Romanzo giallo
L’avventura
Racconto breve
Il fantastico
Romanzo di formazione
La distopia
Il romanzo storico
Fantascienza
La commedia teatrale

Come vedete, per via della varietà e della profondità tematica e letteraria, si presta molto bene a un lavoro di classe alle scuole superiori.
Ma perché no, anche in terza media.

Vi lascio qui la versione scaricabile del progetto didattico legato a I libri che divoranono mio padre.

 

 

Sei un insegnante e vuoi realizzare dei percorsi tematici o un progetto didattico legato a uno o più libri?

Oppure sei una casa editrice e desideri sviluppare un percorso metodologico e operativo a partire da un titolo?

 

 

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