Libri, salute mentale e scuola

L’idea di un post che parlasse di libri, salute mentale e scuola si è consolidata negli ultimi giorni ma ha tre origine specifiche.

La prima origine viene dall’osservazione dei libri pubblicati e che trattano di benessere emotivo per ragazzi.

Vi ricordate che ho la fissazione di parlare di mode e tendenze in libreria? Se non ve lo ricordate vi rinfresco la memoria qui.

Robert Koorenny via Unsplash
Robert Koorenny via Unsplash

Ci sono tendenze che si percepiscono a livello mondiale, mettendosi in ascolto della società e delle domande delle persone.
I bravi editori (ma anche i bravi autori) cercano di fornire risposte trasformando quelle domande in libri da mettere sul mercato.

A volte si è troppo lungimiranti e i libri che rispondono ai bisogni rimangono casi isolati.
Ma quelle domande che le persone si pongono, sono l’esternazione di un bisogno che si ingrossa sempre di più.

A quel punto i libri che forniscono risposte aumentano, perché aumenta il bisogno.
Ed ecco che non ci sono più due o tre libri a trattare uno specifico argomento, ma decine.

Da un po’ di tempo sto osservando che l’editoria ragazzi sta iniziando ad annoverare tra i suoi titoli libri che definirei di saggistica e benessere mentale.

Non è ancora un fiume in piena, siamo ancora  a livelli di tendenza che si deve consolidare.

Libri che non si rivolgono agli adulti, ma ai ragazzi stessi.

Quanto questo possa funzionare, ancora non lo so.
E’ tutto troppo in trasformazione, serve tempo per capire.
Sicuramente dei libri che  parlano di benessere emotivo possono avere uno scopo importante.

Parlare di benessere emotivo e ragazzi vuol dire parlare anche di salute mentale e scuola.

Il secondo input mi è venuto ascoltando le stories di Instagram di Serena Neri che parla proprio di salute mentale a scuola.

Leggi gli Spunti di lettura dedicati a Serena Neri qui sul blog.

Tra le tante attività che Serena Neri, come terapista, segue ci sono i progetti scolastici.
Lei stessa spiega che si tratta di:

Progetti di tipo informativo rivolti a delle classi su argomenti come la salute mentale e il ruolo del tecnico della riabilitazione psichiatrica con l’intento di creare coscienza e informazione sulla salute mentale.

Serena effettua degli incontri con le classi su queste tematiche, parlando del suo lavoro, aprendo finestre su mondi di cui i ragazzi non erano scientemente consapevoli.

E come racconta nelle sue stories, i ragazzi sono curiosi, fanno domande.

Infine, l’ultimissimo input, è dato dalla situazione che stiamo vivendo.

Notizia di ieri, 21 ottobre 2020, è che a causa dei nuovi aumenti dei contagi per covid19, dalla settimana prossima le scuole superiori della Lombardia e di altre regioni chiuderanno e si convertiranno alla didattica a distanza.

Non è qui che voglio parlare della modalità di gestione di tutta questa situazione.

Ma questa scelta mi porta necessariamente a pensare che abbiamo a che fare con una generazione che non ha ancora tutti gli strumenti cognitivi ed emotivi per affrontare in solitudine la formazione individuale.

Una formazione che in adolescenza non passa solo dalla scuola intesa come istruzione in presenza.

Passa anche da tutte quelle dinamiche che la scuola porta con sé: il rapporto con i compagni di classe, con adulti che non appartengono alla famiglia, la responsabilizzazione attraverso i compiti, l’esposizione dei propri pensieri all’interno di un contesto che certamente non può essere ricreato a distanza.

Se davvero questa scelta è l’unica possibile, penso che però a questo punto sia ancora più necessario parlare di salute mentale e scuola.

Di salute mentale, di intelligenza emotiva.

E’ una responsabilità che va per forza di cose lasciata agli adulti, che hanno il compito di aiutare i ragazzi nell’acquisizione di strumenti che permettano loro di vivere questo mondo.

Alle famiglie, attraverso un dialogo.
Agli insegnanti, perché di fatto sono loro che vedono i ragazzi da una prospettiva diversa, avulsa dal contesto famigliare.
A tutte le persone coinvolte nelle decisioni di valenza sociale e, ahimè, politica.

Sono una grande sostenitrice dei percorsi individuali di psicoterapia, servono per conoscersi meglio e a “funzionare” meglio.

I dati parlano chiaro, e il 2020 con la sua ondata di covid, lockdown, disagi e scenari sconosciuti ha fatto crescere esponenzialmente il numero di individui che si sono rivolti alla psicoterapia.

Se si vuole parlare di salute mentale e scuola è bene che le figure professionali sanitarie che si occupano di salute mentale vengano coinvolte nella formazione.

Quello che io posso fare, adesso in questo stato di cose e dal mio punto di vista professionale, che non è certo quello della professionista sanitaria, della dirigente scolastica o di persona preposta a decisioni con ricadute sulla società, è quello di consigliare libri.

Consiglio dei libri rivolti ai ragazzi (ma anche agli adulti che ruotano loro attorno) che trattano di benessere emotivo.

Come dicevo, il settore dei libri dedicati ai ragazzi che parlano di salute mentale, di benessere emotivo non sono ancora tantissimi.

Per ora sono costole e nuove esperienze che partono dal grande settore “Libri sull emozioni”, ma ci si sta muovendo verso una direzione che si sta definendo.

libri e salute mentale

Libri, salute mentale e scuola

Molti di questi libri sono rivolti ai genitori, ma dal momento che qui si parla di salute mentale e scuola mi sento di consigliarli anche ad altri adulti.

Non solo le famiglie, ma gli insegnanti che possono integrarli nella didattica.
E per estensione anche i professionisti della salute mentale, che possono avere a disposizione delle bibliografie da consigliare a loro volta agli adulti con cui hanno a che fare.

La collana SerenaMente, L.Mazzucchelli-G.Telli, Giunti

Il nome dietro questa nuova impresa editoriale è quello dello psicologo Luca Mazzucchelli che ha fatto dei social un territorio di divulgazione senza precedenti.

Rispetto agli altri libri che si occupano di intelligenza emotiva e consapevolezza, questa collana (che uscirà in libreria il 28 ottobre) si differenzia per gli intenti dichiarati: piantare semi di psicologia nei bambini.

Ad oggi, la parola psicologia non era mai stata usata apertamente nei libri per bambini.

In totale ci saranno 8 volumi, il primo dei quali è dedicato alla paura che diventa coraggio e la rabbia che diventa grinta.

Dai 3 ai 7 anni.

Fiabe di principi e principesse e Favole del Bosco di Alba Marcoli, Mondadori Ragazzi

Se a prima vista queste due raccolte di fiabe possono sembrare l’ennesimo prodotto editoriale a tema emozioni, vi invito a ricredervi.

Alba Marcoli è stata per tutta la sua vita psicologa e psicoterapeuta.
Le due raccolte non sono nient’altro se non il rimaneggiamento di alcuni suoi famosissimi testi pubblicati nella saggistica per adulti.

Il bambino arrabbiato e Il bambino lasciato solo sono stati due libri che, anni fa, sono stati preziosissimi per me.
L’intento di questi saggi era quella di accompagnare i genitori nel difficile ruolo di aiutare le piccole persone a darsi forma come individui.
Attraverso favole da raccontare ai bambini, traslando rabbia e paura nel mondo animale, Alba Marcoli aiutava il genitore a comprendere che dietro ogni comportamento, rifiuto, apparente capriccio, esiste sempre una motivazione.

Saggi preziosi, perché se è vero che l’adulto genitore ha bisogno di una guida, è pur vero che ogni adulto è stato un bambino.
E dentro quel bambino possono esserci ancora nodi irrisolti.

Ogni storia è accompagnata da una doppia pagina di indicazione per l’adulto tratta dai saggi menzionati.

Dai 4 anni.

salute mentale e scuola

Da grande voglio essere felice, Rami-garcia, Sonda

Indicato a partire dai 4 anni ma perfetto anche per la scuola primaria, questo libro raccoglie sei storie che seminano nei bambini la positività e la fiducia.

Il punto di partenza è semplice: alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” il llibro si pone l’obiettivo di porre la felicità come un obiettivo futuro.

Dai 5 anni.

La collana Impariamo a sbagliare, S.Andreoli, Fabbri

Questa serie di libri, che per ora conta quattro volumi, è curata e scritta da Stefania Andreoli, la cui occupazione nella vita è proprio quella di lavorare come psicologa e psicoterapeuta con bambini e ragazzi.

Ognuno dei quattro volumi è dedicato a quattro diversi aspetti della sfera mentale ed emotiva: l’ansia, la creatività, il pregiudizio, la fiducia in se stessi.

Protagonisti di ogni libro sono due bambini, Emma e Dario: con una scrittura semplice e la proposta di situazioni quotidiane che rispecchiano la vita di due bambini come tanti, Stefania Andreoli propone visioni, esercizi, pensieri che aiutano i lettori a guardare in modo diverso agli errori.

Perché se è vero che “gli errori sono elementi strutturali” nella formazione dell’individuo, è altrettanto vero che la società della performance lascia poco spazio all’errore.
Anche nei bambini.

Qui sotto la presentazione della collana da parte dell’autrice.
Indicato dai 7 ai 10 anni.

 

Piccola guida di benessere mentale, Leshnikoff-Harrison, Usborne

Un piccolo librino passato inosservato che racconta cosa sono le emozioni e come queste mutino al mutare di condizioni esterne.
La prospettiva è proprio quella dei ragazzi e si rifà alle situazioni che questi possono vivere quotidianamente: le amicizie, le ansie dettate dalla scuola, il bullismo, i cambiamenti.

Dagli 11 anni.

La Bussola delle emozioni, Pellai-TAMBORINI, Dea

Pellai/Tamborini sono ormai nomi amatissimi per quanto riguarda la sfera pedagogica.
Pellai è stato autore da solo di Girl (R)Evolution e con Barbara Tamborini di L’età dello tsunami e di quella felice esperienza che è stato Una canzone per te, dove musica ed emozioni si compenetrano (ne avevo parlato anche qui).

Con La Bussola delle emozioni si rivolgono direttamente ai ragazzi.

Il libro è infatti una guida che li aiuta a orientarsi nella sfera dell’intelligenza emotiva, in particolare muovendosi tra emozioni come tristezza, paura, disgusto, rabbia, sorpresa  e gioia.

Dai 13 anni ma ottimo per gli adulti

 

Alcuni dei libri proposti che seguono sono rivolti principalmente a un pubblico femminile.
Se è vero che spesso sono più bambine e ragazze ad aver bisogno di un’iniezione di autostima, io in realtà mi auguro che possano uscire più libri che siano inclusivi.
Inclusivi davvero.

Volere è potere. Le cose da sapere per tirare fuori il meglio di te, Wilson-Pippins, Electa Jr.

Il formato di questo libro è l’albo.
Le autrici mirano a permettere alle lettrici di connettersi a se stesse e a sviluppare il proprio potenziale

Dai 10 anni

salute mentale e scuola

Sicura di te, Kay-Shipman, Il Castoro

Questo libro mi ha fatto ricordare di quando leggevo le rubriche di Cioè: nel 1996 avevo 12 anni.
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Era l’anno della Macarena, io avevo trascorso 10 anni della mia vita a Milano, e gli ultimi due in un paesino di provincia di pochissimi abitanti, dove tutti conoscevano tutti, da una vita. Tranne me.
Io non conoscevo nessuno, ero “quella che veniva da Milano”. I miei genitori si erano separati quell’anno.
Aggiungiamo che sono sempre stata un’introversa incapace di buttarsi in una mischia di persone.

Sembra stupido, ma Cioè per me è stato uno strumento di conoscenza del mondo. E se allora ci fossero stati libri come questo, che parla di avere fiducia in se stesse, forse avrei trovato un prezioso aiuto. .

Perché la bassa autostima è un problema con il quale in molti hanno avuto a che fare ed è bene lavorarci subito nel piccolo di una giovane quotidianità.
Capire da subito la consapevolezza.
Saper leggere nel proprio turbinio di pensieri, e fermare o controlllare quelli negativi. .
Questo prezioso libro va esattamente in quella direzione affrontando una moltitudine di temi: le amicizie, il corpo che cambia, le emozioni da gestire, il desiderio di fare e diventare.

Dagli 11 anni

 

Qui ho fatto una selezione delle possibilità che avete, attualmente, nell’ambito della saggistica per bambini e ragazzi a tema benessere mentale ed emotivo.

Più si procede. più questo settore si andrà a delinare.
Là fuori il mondo sta accogliendo sempre di più come “normale”, anzi, necessario, il rivolgersi ai professionisti della salute mentale.

Più questa necessità si allargherà a varie fasce della popolazione, più non mancheranno libri da interrogare.

Un ultimo consiglio, questo per adulti e per adolescenti (età delle scuole superiori): leggete L’Intelligenza Emotiva di Daniel Goleman.

E’ un libro fondamentale per la formazione dell’individuo.

 

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