Tortartè. Ma la torta di che artista è?

Tortartè, un wimmelbuch di arteTortartè è un albo illustrato che mi riporta ad un argomento di cui ho già parlato in precedenza: i wimmelbuch.

Ho parlato dei wimmelbuch in questo articolo, spiegando con sono un particolare tipo di silent book.

Tortartè è la variante artistica di Tortintavola, celebre silent (o wimmel) book di Thè Tjong Khing, autore e illustratore cino-indonesiano.

L’autore è molto apprezzato nell’ambito degli albi senza parole e Tortintavola (con il suo seguito Tortinfuga) è uno degli albi più riusciti nel suo genere.

Protagonista è la famiglia Scodinzoli che si appresta a gustare una succulenta torta ma…per tutte le tavole dell’albo la torta è oggetto prima di furto e poi di inseguimento.

Ogni pagina di Tortartè è fitta di storie nella storia in cui ci può perdere.
Davanti a ogni dettaglio ci si può domandare “cosa sta facendo? Dove sta andando? Cosa è successo?”.

Per maggiori dettagli sull’autore e sulla storia di Tortintavola e Tortinfuga vi rimando a uno dei siti di libri per ragazzi che preferisco e che ha scritto un articolo esaustivo sull’argomento: qui il link.

Tortartè replica lo schema di Tortintavola e di Tortinfuga.
Ma il filo conduttore è rappresentato dai numerosi rimandi alla storia dell’arte.

In Tortartè tutto ha luogo in mezzo ai più celebri capolavori dell’arte contemporanea.

La signora Scondinzoli si sta assopendo e sogna di essere in un museo.
Di colpo parte un rocambolesco e assurdo inseguimento che prosegue in tutte le pagine, ma ogni tavola rimanda a una corrente artistica, a un pittore famoso fino ad arrivare a mettere nello stesso paesaggio artisti, personaggi di dipinti, scenari famosi.

La signora Scondinzoli, la torta e il corteo di assurdi personaggi si ritrova a correre tra Toulouse Lautrec e Matisse, tra le mele di Cezanne e gli orologi di Dalì.

Ovviamente tutto finisce bene e la torta è lì che ci aspetta.

Rispetto agli altri due albi, che decisamente danno enormi soddisfazioni se lasciati liberamente in mano ai bambini, Tortartè richiede un po’ di accompagnamento in più.

Vero è che l’educazione all’immagine passa dall’abitudine alla stessa.
Sottoporre a bambini una buona varietà di immagini diverse li aiuterà a formare un’educazione e un gusto personale.

Per poter apprezzare appieno i rimandi nascosti in Tortartè però, secondo me, bisogna essere un po’ più grandi.

Lo definirei un lazzo estetico e, se dovessi regalarlo, preferirei regalarlo a un’amica  o a un amico che so essere appassionati di arte.
Qualche anno fa trovai la variante artistica di Dov’è Wally: si intitolava Where is Andy? e l’Andy del titolo era chiaramente Andy Warhol nascosto in una moltitudine di personaggi pop e meno pop. Lo regalai subito alla mia amica specializzanda in storia dell’arte contemporanea.

Farei lo stesso con Tortartè.

Per ricordare che il mondo dell’arte ha bisogno di essere affrontato anche da prospettive diverse: giocose, ironiche, divertenti, inedite.

Tortartè, un wimmelbuch di arte

Fortunatamente il mondo degli albi illustrati ama moltissimo la storia dell’arte.
Albi illustrati dedicati a periodi artistici, ad artisti, a musei sono molti e sono convinta che molti altri ne arriveranno da paesi come Francia o Stati Uniti.

Sono un ottimo punto di partenza per spiegare l’arte ai bambini.

Ad esempio, partendo dalla surreale vicenda di Tortartè, mi piacerebbe chiedere a dei bambini di rappresentare se stessi nel quadro che preferiscono e di costruire al suo interno una vicenda.
Totale libertà espressiva.

Sarei curiosa di vederne i risultati 🙂

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