La mia isola lontana di Junot Diaz edito da Mondadori

La mia isola lontana di Junot Diaz è un nuovo albo illustrato, edito da Mondadori, che ha il pregio di raccontare il cambiamento.

Gli albi illustrati mostrano una parte di realtà.
Hanno il compito e il vantaggio di poter raccontare un fatto o una porzione di presente con mezzi espressivi e potenzialità narrative infinite.

La mia isola lontana di Junot Diaz ha per protagonista una bambina dominicana, Lola.
Un giorno a scuola la maestra chiede ai bambini di fare un disegno che ricordi il loro paese d’origine.

La mia isola lontana di Junot Diaz

Perché nella classe di Lola, i bambini hanno tutti provenienze diverse.

La classe di Lola è una classe di convivenza e multiculturalismo.
Ecco perché La mia isola lontana di Junot Diaz mi ha colpito e mi è piaciuto.
E’ attuale.

Lola però è stata portata via dalla Repubblica Dominicana quando era molto piccola, non ha ricordi.
Gli altri bambini ricordano i paesaggi, i monumenti, la luce, i sapori, ma Lola no.

Allora va dai famigliari, dalla nonna, dai vicini di casa, dalla sua comunità e domanda loro cosa ricordino della loro isola lontana.

La mia isola lontana di Junot Diaz

C’è chi ricorda il sole, chi il mare, chi la luce splendente, chi la musica, chi i piatti esotici.

Ma c’è anche chi ricorda il motivo per cui hanno dovuto lasciare l’isola.
Nell’albo illustrato, i ricordi di un anziano vicino di casa hanno la forma di un mostro che con la sua ombra copre l’intera isola. L’ombra altri non è che la dittatura di Trujillo.
Nel messaggio bambino dell’albo illustrato La mia isola lontana di Junot Diaz è solo l’unione della gente dell’isola, il farsi forza l’uno con l’altro, che ha permesso la sconfitta del mostro.

Quello che conta è che alla fine Lola conosce la verità e ha potuto ascoltare molte storie e  molti ricordi.

Così a scuola presenta il suo disegno.

Ed è un disegno variopinto che non nasconde nulla e che unisce i ricordi di tutti, creando una sua personale memoria affettiva, anche se indiretta.

Junot Diaz è un autore dominicano, noto soprattutto per il romanzo La breve favolosa vita di Oscar Wao, libro edito da Mondadori ed entrato di diritto nello scaffale dei classici cui spesso gli insegnanti attingono per scegliere le letture dei ragazzi.

Per molti autori “per adulti” il rischio di voler scrivere per bambini volendo veicolare un messaggio importante, è quello di essere troppo paternalisti.
Di far cadere i messaggi dall’alto.

Non è il caso di questo albo illustrato.

Con La mia isola lontana Junot Diaz parla di attualità.
Trasforma l’albo illustrato in una forma narrativa che si adegua al presente e lo fotografa in tutte le sue sfumature.
Senza essere paternalista.

Classi e realtà multiculturali sono la norma e la normalità.
Questo albo insegna come la diversità sia ricchezza e occasione di confronto.
E suggerisce qualche idea per confrontarsi con gli altri attraverso la memoria affettiva delle piccole cose.

Come lavoro di classe o di gruppo perché non proporre la stessa attività proposta nella storia?

Disegnare un ricordo del proprio paese natìo.
Condividere una musica.
Portare un cibo.
Raccontare una tradizione.

La conoscenza, la scoperta, sono mezzi di condivisione e di crescita.

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