problema delle bibliografie per le vacanze

Il problema delle bibliografie delle vacanze

Il problema delle bibliografie delle vacanze è davvero un problema.

Me ne resi conto dopo pochissime settimane di lavoro in libreria.

O meglio.

Il problema delle bibliografie delle vacanze è un problema a più teste.

Un problema è tale solo se ha una soluzione.
Per risolvere il problema delle bibliografie delle vacanze di soluzione ce ne sarebbero, ma qui entrano in gioco pigrizia, indolenza, scarsa conoscenza.

Alzi la mano chi, prima delle vacanze di Natale o di Pasqua (e sì, anche delle vacanze estive) ha trovato tutti i libri da leggere indicati nelle famigerate liste.

Non li avete trovati o siete stati tra gli ultimi fortunati ad accaparrarvi l’ultima copia.

Il problema delle bibliografie delle vacanze è proprio questo.

La mancata comunicazione, soprattutto in contesti territoriali contenuti, tra libreria e scuole

Che si esprime come segue:

  • Libri assegnati il 22 dicembre: i genitori si precipitano in libreria (e ricordiamo che la libreria, come qualsiasi altra attività a Natale, è l’inferno), se va bene trovano ancora due o tre copie, se va male non hanno il tempo materiale per procurarsene una copia.
    E si rivolgeranno all’online.
  • Libri fuori catalogo o in ristampa

La comunicazione insegnante-libraio è fondamentale.

Innanzitutto per verificare che i libri che si vogliono assegnare siano effettivamente disponibili.

Molte volte gli insegnanti danno libri vecchi come un paltò, perché magari sono stati quelli che avevano letto loro da giovani.

Oppure danno libri che non hanno nulla di affascinante per i lettori (e non lettori!) di oggi.

O, ancora, magari hanno fatto anche una scelta oculata attingendo dai vari premi letterari, ma nel frattempo il libro è finito in ristampa e occorre aspettare settimane perché torni disponibile.

E poi spesso la scelta è limitata a un solo libro.
Funzionale per impostare un lavoro collettivo, ma i lettori (e, ricordiamolo, i non lettori) sono diversi.

Questi sono tutti problemi che hanno una soluzione.

Insegnanti, andate in libreria!
Parlate con i librai!

I librai possono fornirvi liste complete di libri che incontreranno gusti diversi.
Libri che sono facilmente reperibili.

E se poi il libraio capisce e sa che quei libri verranno adottati, farà in tempo a rifornirne un congruo numero di copie così da offrire un servizio.

Pensate un po’, i librai possono addirittura ordinare i libri per tutta la classe e farli recapitare direttamente a scuola.
Proprio come Amazon, davvero…

Possono fornirvi liste che siano davvero variegate e inclusive, mettendo libri che possano incontrare gusti diversi, libri in alta leggibilità, che toccano ogni tipo di argomento.

Quel dialogo, costruitelo per tempo, non il penultimo giorno di scuola.

Amazon ci ha abituato ad avere la merce adesso per ieri, ma il mondo non funziona così, e fruire del mondo vero rientra in un sistema educativo degno di questo nome.

Sono anni che auspico da anni la collaborazione scuola e insegnanti.

La famosa soluzione che rende un problema tale, e invece è talmente semplice da non essere quasi mai valutata.

La prima volta ne avevo parlato proprio qui:

 

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