Buonanotte signor tom

Buonanotte, signor tom

Buonanotte, signor tom di Michelle Magorian edito da Fazi è una recente pubblicazione che guardo con grande curiosità.

Perché in patria Buonanotte, signor tom è considerato un libro per ragazzi insignito della prestigiosa medaglia Canergie.

Mentre leggevo Buonanotte, signor tom non vedevo l’ora arrivasse sera (l’unico momento in cui ho tempo di leggere) per ritrovarmi tra le strade del paesino in cui il romanzo è ambientato.

Non vedere l’ora di aprire il libro per riaccendere la possibilità di essere in quelle pagine.

Una delle più belle sensazioni che i lettori amano provare.

Il problema è che è talmente tanto una bella sensazione che finiamo per divorare letteralmente il libro.

Buonanotte, signor tom è stato scritto negli anni ’80 ma da noi arriva solo oggi e lo fa entrando in un catalogo di un editore normalmente considerato per adulti.

La storia sa tanto di romanzo d’appendice, coinvolge i sentimenti, accende l’empatia.

La trama di Buonanotte, signor tom

Inghilterra, 1939.
Siamo in una piccola cittadina di campagna, dove tutti si conoscono e dove tutto scorre tranquillo, quasi monotono.

La guerra sta per iniziare ma qui ne arrivano solo gli echi insieme ai bambini sfollati.
Decisione governativa voleva infatti che i bambini di città, spesso malnutriti e a rischio, potessero essere temporaneamente ospitati presso famiglie di campagna.

Leggi anche la nostra storia sui treni della felicità. 

E’ così che il signor Tom del titolo un bel giorno apre la porta di casa e si ritrova davanti Willie, un gracile ragazzino.
Sembra avere 6 anni portati malissimo e invece ne ha già 9.
E’ denutrito, silenzioso, pauroso, diffidente.

Normalmente le famiglie ospitanti potevano scegliere quali bambini prendere in casa, ma il signor Tom non ha scelta: la madre di Willie si è raccomandata affinché suo figlio venisse alloggiato in una casa vicina a una chiesa.

E il signor Tom abita accanto ad una chiesetta.

Il signor Tom vive da eremita: decenni prima la moglie morì poco dopo aver dato alla luce il loro bambino.
Da allora Tom si chiude alla vita e chiude la vita fuori di casa.

Non partecipa a nessuna delle attività della comunità locale, è visto come un burbero.
Conduce una quotidianità essenziale con la sola compagnia del suo cane.

Lui è silenzioso perché la vita lo ha fatto chiudere.
Willie è silenzioso perché sino a quel momento non ha conosciuto molto della vita.

Il signor Tom infatti si rende conto che Willie non è solo denutrito, ma la sua chiusura è chiaramente dovuta al fatto che il bambino ha subìto parecchie violenze.

La madre è una fanatica religiosa che ha obbligato Willie a una vita di oppressioni e vessazioni. Il bambino non ha mai conosciuto l’affetto vero né il calore umano.
Non possiede nulla, nemmeno l’autostima.

Sia Will che il signor Tom hanno sofferto.
Ma a differenza di Willie, il signor Tom conosce la compassione e sa cosa vuol dire prendersi cura di qualcuno.

Con enorme senso pratico.

Il signor Tom e Willie, che presto diventerà Will, formano una coppia stramba, eppure l’uno per l’altro rappresentano l’apertura al nuovo.

Per Will per la prima volta, e per Tom è come una rinascita.

Will rifiorisce in poco tempo.
Il signor Tom non gli dà solo vestiti e cibo, ma mette in atto piccoli gesti che rispettano i suoi tempi e la sua autonomia.

Gli fa festeggiare la sua prima festa di compleanno con tanto di regali e di torta.
Lo porta a comprarsi dei vestiti.
Gli permette di iniziare a dimostrare le sue preferenze facendo sì che il ragazzino scopra qualcosa anche di sé.

Ad esempio Will sapeva di essere attratto dal disegno e dalle arti figurative, ma è solo grazie al signor Tom che scopre di avere una vera e propria passione.

Potendo andare a scuola scopre anche di avere un autentico talento naturale per il disegno. E non solo.

Presto Will scopre di avere delle capacità, impara a fare amicizia, a fidarsi del prossimo.
Impara a correre, a giocare, a capire che può essere apprezzato.

Tutte cose che sino a quel momento gli erano mancate.
Nasce in lui l’autostima e un barlume di senso di autoaffermazione.
E si rimette rapidamente in forze.

Il signor Tom d’altra parte, davanti allo stupore della comunità, esce dal suo guscio e lo fa solo per il bambino.

Ma anche per lui le cose cambiano.

Buonanotte, signor tom è una storia di apertura e di relazione.

E’ una storia di due solitudini diverse ma che entrando in relazione si aprono l’una all’altra e di conseguenza si aprono anche al mondo.

E quando il mondo entra nella nostra vita porta con sé un ampio spettro di emozioni: porta con sé altre relazioni, confronti, feste, scoperte e riscoperte.

La guerra è il contesto di Buonanotte, signor tom.

Una guerra che appare vagamente lontana ma che investe anche la tranquillità della comunità.

E un giorno Willie viene richiamato a Londra dalla madre.
Il signor Tom non lo sente per molti giorni e, preoccupato, va a cercarlo a Londra scoprendo una terribile verità.

Ma quando ci si riapre al mondo e ci si riscopre in grado di prendersi cura di qualcuno, non si può più chiudere la porta in faccia alla vita.

Non vado oltre perché Buonanotte, signor tom, da buon romanzo di appendice, va scoperto lentamente fino alla fine.

Bisogna gioire con i personaggi, affezionarsi a loro e alle loro vicende, soffrire con loro e rimanere con il fiato sospeso sino al lieto fine.

Buonanotte, signor tom è un romanzo che fa bene al cuore.

E che parla la lingua della biblioterapia.

C’è la chiusura: alla vita, alla sofferenza.
Tutto in Buonanotte, signor tom parla di relazioni: relazioni tossiche con i genitori, relazioni troncate e riallacciate, relazioni con sé stessi e con gli altri.

E’ un romanzo che è un viaggio alla scoperta di sé vissuta però attraverso la catarsi della fiction più pura.

Non vado nello specifico della descrizione dei personaggi che costellano questo piccolo e magico mondo di provincia in cui è bello ritrovarsi.

Ma entrano tutti nel cuore, infatti Buonanotte, signor Tom è un romanzo che parla di empatia e di cura.

Mi ha ricordato in particolare due romanzi.

Il piccolo Lord per la sua costruzione da romanzo ottocentesco in cui due mondi chiusi e distanti collidono generando un mondo nuovo.

Non mancano però riferimenti (anche palesi) al mondo dickensiano.

E Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, per ambientazione, contesto e umanità.

 

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey

In Inghilterra Buonanotte, signor Tom è un libro per ragazzi

Questo è ciò che ha acceso la mia curiosità.

La Canergie Medal infatti è il premio che viene assegnato proprio dai ragazzi, dopo una selezione operata dai bibliotecari.

Ciò che osservo con curiosità è proprio il fatto che da noi il libro sia stato pubblicato da Fazi all’interno del suo catalogo senza nessuna distinzione.

Ne sono felice e osservo ciò che accadrà: spesso, anzi, quasi sempre, i libri per ragazzi sono migliori di moltissima letteratura per adulti, ma pagano lo scotto del pregiudizio.

Si pensa che i libri per ragazzi non possano essere letti dagli adulti.

Eppure, se ci si pensa, stando alle regole del marketing editoriale, Il giovane Holden potrebbe essere pubblicato sotto l’etichetta di romanzo Young Adult.

Che perdita sarebbe se fosse limitato solo a quel pubblico?

I buoni libri per ragazzi non sono solo per ragazzi: parlano al nostro bisogno di speranza, di cambiamento, di apertura.

Temi importanti per un pubblico in formazione, ma la formazione non si frena da adulti.
Questa speranza, questa apertura sono più che mai necessarie da adulti.

La letteratura per ragazzi non è univoca come pubblico e, nel caso di Buonanotte, signor Tom, la dimostrazione è al crossmedialità che ha investito la storia

Buonanotte, signor Tom in Inghilterra è diventato anche un film, un musical e uno spettacolo teatrale.

Non solo si grandi palcoscenici ma anche sulle piccole scene di provincia o delle recite scolastiche.

Buonanotte signor tom

 

. L’ultima volta che ho assistito all’apprezzamento sorpreso di un libro per ragazzi da parte degli adulti è stato con Wonder.
Capita invece più di frequente che libri pubblicati nei cataloghi degli adulti vengano letti anche dai ragazzi.

Perché, ripeto, la buona letteratura non ha confini.

La mia battaglia è lì: nel far sì che i libri per ragazzi siano letti dagli adulti.

Un applauso a Fazi.
Un libro per ragazzi non ha nulla di inferiore rispetto alla letteratura per adulti.

Alcuni dei temi di fondo che costellano Buonanotte, signor Tom utili alla biblioterapia

Apertura
Relazione
Empatia
Labelling
Accoglienza
Scoperta di sé
Autorealizzazione
Scoperta del proprio talento
Gestione del lutto e della separazione
Confronto con i genitori
Rapporto con la genitorialità

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