La Diga di David Almond

La Diga di David Almond di Orecchio Acerbo

La Diga di David Almond è un nuovo albo di Orecchio Acerbo.
Una degli albi “alla Orecchio Acerbo”: sofisticato, intellettuale, ricco di emozione.
Bellissimo.

David Almond è uno scrittore inglese per ragazzi, pluripremiato, diventato famoso per Skellig edito da Salani.
Levi Pinfold…bè, guardatevi qui l’albo illustrato Cane Nero edito da Terre di Mezzo e capirete perché lo adoro.

La Diga di David Almond mescola tante tematiche diverse, unite dal comune linguaggio che sa di suggestione, malinconia, ricordo, vitalità.

La storia comincia con un padre che sveglia la figlia, le dice di prendere il violino e insieme vanno su un’altura.

Capiamo che lì qualcosa sta succedendo, quello che era prima non sarà più.

La Diga di David Almond racconta di qualcosa che sta per finire.
Ma racconta anche di come la fine di un capitolo possa essere l’inizio di altre storie.

Infatti la storia si basa su un fatto vero, ovvero la costruzione di una diga, di un lago artificiale, laddove prima c’erano case, vita, edifici.

In quelle case abbandonate, prima che vengano sommerse dall’acqua, i due personaggi entrano per riportare la vita un’ultima volta.

Al suono di un violino, al canto di una ballata, le anime di quelli che sono stati tornano in vita per rivivere ancora una volta le atmosfere festose di un tempo.

La Diga di David Almond

Sembra di sentire il suonatore Jones cantare una canzone sulle alture di Spoon River.

Il violino ha riportato in vita le anime, la musica cessa e quegli edifici sono pronti per sparire sotto l’acqua.

Quello che era ora non è più.

Ma…

Nelle tavole successive la vista si apre un bellissimo e luminoso lago.

La Diga di David Almond

E’ il lago artificiale Kielder Water, situato nel Northumberland.
Qui trovate un bel sito turistico qualora foste da quelle parti.

Non ci sono più le case e la vita di un tempo, a loro è stato fatto un tributo di note e ricordi da conservare.
Ma al suo posto ora c’è un lago dove altre vite vivono, si intrecciano, persone possono sorridere, ballare, suonare e creare i proprio ricordi da rianimare un giorno.

Sempre al suono di un violino.

L’albo illustrato La Diga di David Almond è un omaggio a tante cose.
Alla musica, al ricordo, alla vita che passa e ricomincia e alla propria terra.

E’ un tributo alla musica, al suo potere di rievocare, di fermare e cristallizzare per sempre un ricordo. E di farlo rivivere.

E’ un omaggio ad una terra amata, quella inglese in questo caso.
L’autore è inglese e nella nota finale, posta in chiusura dell’albo illustrato, racconta la vicenda della nascita di Kielder Water e di quanto siano belle e selvagge le colline di questa porzione di Inghilterra.

L’albo illustrato parla di ricordo senza compiangersi, ma utilizza la malinconia come sfumatura della vita, che si alterna all gioia dei nuovi inizi.
E alla certezza delle cose che accadono e continuano ad accadere.

A me, e questa è un’opinione del tutto personale, ha ricordato moltissimo l’atmosfera dell’Antologia di Spoon River.
Per quel suono di violino che sembra di sentire in lontananza, per quella anime che hanno qualcosa da raccontare ancora, per quella collina che ha visto passare tanta vita.

Credo che La Diga di David Almond sia un albo illustrato ricco di spunti, suggestioni e significati nascosti che può prestarsi ad una lettura condivisa di classe (magari che verte sul filo conduttore della casa, ma ve ne parlerò in un altra occasione 😉 ).

E sarà sicuramente nella lista degli albi illustrati da regalare a Natale…agli adulti!

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