Che cos'è il catalogo editoriale

Che cos’è un catalogo editoriale?

Che cos’è un catalogo editoriale?

Il catalogo editoriale è l’insieme di tutte le pubblicazioni che UNO SPECIFICO EDITORE ha fatto dalla sua nascita.

Ci sono cataloghi editoriali ricchissimi perché appartengono ad editori storici, come Adelphi o Einaudi.

Oppure cataloghi editoriali ben costruiti e ridotti perché di nascita recente, come NN Editore, Nottetempo, Blackie Edizioni.
E poi ci sono cataloghi sterminati, come ad esempio Mondadori.

Il catalogo editoriale è l’identità dell’editore, è il suo DNA.

Se un catalogo, cioè l’insieme delle pubblicazioni che caratterizza l’anima dell’editore, venisse esplorato nella sua interezza, con uno sguardo a volo d’uccello, ci renderemmo subito conto dei valori propri di quell’editore.

Nel catalogo editoriale è insito il perché del proprio esistere.

I valori possono essere di varia natura: possono mirare alla riscoperta di nomi noti ma di opere sconosciute; valori di militanza, valori di importanza sociale, letteraria, di scoperta di luoghi o intenzioni specifiche. Oppure valori di pura evasione.

A sua volta un catalogo editoriale può contenere al suo interno delle sottocategorie, che si chiamano collane.

Ogni collana raggruppa i titoli pubblicati suddivisi per categorie che rispettano determinate caratteristiche, contenutistiche ma anche formali (Adelphi ad esempio ha delle collane che variano proprio per formato).

Nel caso di editori grandi, penso a Mondadori o a Rizzoli, le collane sono fondamentali per suddividere la grande produzione che rischia di essere percepita come eccessivamente dispersiva.

Una delle prime lezioni apprese quando ho iniziato a lavorare in libreria è stata che le vendite di un libro di Bruno Vespa possono consentire all’editore di pubblicare un Meridiano.

Quindi l’equilibrio tra militanza, commercio ed evasione è necessario.

Ecco perché è importante saper vedere il catalogo nella sua interezza, dove possibile.

Ad esempio, se prendiamo il catalogo di Edizioni SUR, ci si può rendere conto che coloro che hanno pubblicato Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo, sono gli stessi che hanno pubblicato Rosemary’s baby o Il colore viola.

La stessa cosa, ancora più netta perché l’ampiezza è inferiore, vale nel settore dei libri per ragazzi.

Un catalogo come quello de La nuova Frontiera Junior si sta sempre più delineando verso una narrativa 8/12 anni di romanzi di autori del centro/nord Europa.

L’editore Lupoguido ha fatto sua la missione di riprendere nomi storici del panorama della letteratura illustrata per ragazzi riportandoli in auge; Babalibri ha il suo punto di forza nella letteratura d’evasione della fascia 0-5 anni.

È quindi importantissimo che i lettori curiosino il più possibile nei cataloghi degli editori, siano essi editori per ragazzi o per adulti.

Oggi è facile, perché quasi tutti gli editori possiedono il catalogo online.
Alle fiere invece, soprattutto gli editori più piccoli o quelli per ragazzi, dispongono di cataloghi cartacei.

Perché un post dedicato al catalogo editoriale?

Credo che questo tipo di informazione serva per iniziare a prestare attenzione al settore dei libri con un po’ di consapevolezza in più.

In parte per contrastare il disorientamento che la sovrapproduzione attuale sta causando.

La foga con cui si ricerca il fenomeno (fenomeni che ormai rispondono al solo dettame della visualizzazione/visibilità e quindi della viralità) causano un mercato pieno allo sfinimento di libri tutti uguali.

Gli editori rincorrono ciò che può essere attuale e quindi virale.

Spesso copiando chi ha avuto successo prima, ancora più spesso creando nuove collane che contengano titoli che magari non apparterrebbero per natura al loro catalogo originario, ma che potrebbe consentirgli maggiori vendite.

E’ sempre successo, sono le regole del marketing, ma ora tutto è talmente veloce, ipertrofico, dopato che sta diventando insostenibile.

Sia dal punto di vista di noi lavoratori del settore (lo spazio non lo si inventa!) sia per il lettore che rimane disorientato.

D’altra parte un ragionamento sul catalogo editoriale consente anche di riscoprire i libri che non sono nuovi.

Ogni novità è accompagnata da tutto quel côté di azioni utili a sfruttare l’immediatezza per poter vendere.

Azioni che comprendono le campagne di comunicazione (sui social o tramite canali tradizionali come radio, tv, stampa), di marketing (eventi creati ad hoc per i lanci, come le escape room, le presentazioni in presenza dell’autore) e tutta l’attività di libreria (una buona esposizione, il consiglio, la visibilità).

Se poi il libro entra nel giro del passaparola, se diventa virale, se per qualche ragione intercetta un tema caldo, le vendite possono “partire” e decollare.

Nel catalogo editoriale, se le cose andranno bene, entreranno e rimarranno anche le novità.
In quel catalogo esistono anche i classici.

Ma tra le novità e i classici esiste una zona grigia enorme.

Quella che racchiude ciò che è stato pubblicato in passato e che, per varie ragioni, non è mai uscito di produzione.
Ed è lì che si annidano delle autentiche perle.

Un pensiero che ultimamente mi sta un po’ tormentando riguarda proprio questo:

perché gli editori non riservano almeno un quarto delle loro energie a rilanciare un titolo di catalogo?

E con rilanciare intendo proprio dedicare parte di quel battage pubblicitario a sostenere titoli che sono già acquisiti dall’editore.

Un investimento potrebbe riguardare lo svecchiamento della traduzione.
Un altro la riproposizione della grafica di copertina.

E poi la predisposizione di una figura professionale che si occupi di rilancio e riposizionamento.

Faccio un esempio

Di recente ho letto L’uomo che cadde sulla terra di Walter Tevis, autore che qualche mese fa è tornato alla ribalta perché dal suo libro La regina degli scacchi è stata tratta una serie Netflix.

L’autore in realtà è più conosciuto proprio per le trasposizioni cinematografiche dei suoi libri, di cui La regina degli scacchi è la più recente. Prima ci sono stati Lo spaccone, Il colore dei soldi, L’uomo che cadde sulla terra.

Interessanti le migrazioni di catalogo editoriale che ha vissuto Tevis: i primi a pubblicarlo in Italia sono stati i tipi di Minimum fax. Poi qualcosa è stato pubblicato da Beat (collana di Neri Pozza) e ora tutto è stato acquisito dalla collana Oscar Fantastica di Mondadori.

L’uomo che cadde sulla terra di Walter Tevis

Prendendo ad esempio solo L’uomo che cadde sulla terra, ecco alcune delle azioni che si possono mettere in atto per ri-lanciarlo:

  • C’è stato un lavoro di editing nuovo? O una nuova traduzione? C’è stato un rimaneggiamento del testo da un passaggio di catalogo editoriale a un altro?
  • Non succede con tutti i libri, ma in questo caso esiste la trasposizione cinematografica. Perchè non associare la lettura alla visione del film?
  • Il gruppo di lettura va su tutto!
  • Una discussione, una ricerca, che miri a individuare i punti di attualità che libri come questo, scritto più di 40 anni fa, continuano ad avere.
  • Se vogliamo le attività di lancio e marketing di evasione possono accompagnare anche libri come questo.

In cosa si traduce?

Una riscoperta porta con sé nuove vendite a fronte di spese inferiori rispetto a quelle di una produzione ex novo o di un acquisto diritti dall’estero.

Vi è anche un grande beneficio dal punto di vista dei contenuti.

Lavorare sul rilancio di testi di catalogo mette in gioco le conoscenze, la cultura, la storia. Si lascia stare la pura apparenza per cercare le connessioni con l’attualità.

Questo post sul catalogo editoriale è quindi un molteplice invito:

  • ai lettori, a riscoprire le zone grigie dei cataloghi
  • A ri-scoprire i cataloghi, a osservarli nella loro interezza individuandone i fils rouge
  • agli editori, a valorizzare meglio e di più ciò che già possiedono

C’è un’altra azione che si può fare, ed è iniziare a fare in-formazione verso i lettori più giovani.

Se oggi gli adulti non sanno cosa sia un catalogo editoriale è perché è necessario spiegare a bambini e ragazzi che cosa è un libro, come è fatto un libro, come si fa un libro.

E poi che cos’è una libreria, che cosa una biblioteca, che cosa succede nel sottobosco di questo mondo.

I tesori del catalogo editoriale di ogni editori possono essere scoperti grazie alla conoscenza di questo mondo.

 

Vuoi organizzare un incontro a scuola?
Contattami qui. 

Lascia un commento