albi illustrati natalizi

Gli albi illustrati natalizi del 2022

Scegliere gli albi illustrati natalizi del 2022 è stato più semplice di quanto si creda.

Avevo parlato in precedenza di tendenze e di mode nell’ambito del mercato editoriale per bambini e ragazzi.

Sicuramente la stagionalità si può ascrivere ad entrambe le etichette, ma da quest’anno tutto è diventato ipertrofico.

Libri sull’autunno, libri su Halloween, libri sull’inverno come se non esistesse altro di cui parlare.

E ovviamente una pletora di libri sul Natale.

Perché è stato semplice scegliere gli albi illustrati natalizi del 2022?

Perché laddove c’è abbondanza, al netto dei grandi classici immancabili che annualmente vengono riproposti, le vere perle spiccano.

Parlo naturalmente da un punto di vista del tutto personale.

Gli gli albi illustrati natalizi del 2022 che vi vado a proporre sono albi illustrati usciti quest’anno e che a me sono piaciuti più di molti altri.

Poiché sul mio blog vige l’egoistica  regola del “parlo solo di ciò che mi piace”, ecco dunque che condivido i miei suggerimenti (che in fondo in fondo danno anche di classico).

I miei gli albi illustrati natalizi del 2022

 

Il piccolo gufo di Natale,  E.Kalish-G.Sterer-R.Kaulitzki, DeAgostini

Una delle piazze più famose al mondo con uno degli alberi di natale più noti al mondo: è il Rockfeller Center di New York che a Natale si illumin ancora di più.

Come accade per tutte le piazze di Natale, anche al Rockfeller Center arriva appositamente un abete preso da una foresta.

E qui abbiamo il soggetto di questo albo illustrato natalizio, che prende origine da una storia vera.

Abbiamo una Gufetta che in inverno vede la sua cittadina illuminarsi.
Tutti nominano la parola “natale”, ma né lei né gli altri animali sanno cosa sia.

Poi vede un grande albero, tante persone riunite intorno e di nuovo quella parola: “Natale”.

Gufetta si posa sui rami, ma questi si chiudono intorno a lei intrappolandola.
Quando i rami si schiudono, l’albero è al centro del Rockfeller Center, con centinaia di persone, asfalto, palazzi.

E’ questo il Natale?

Qualcuno si accorge del piccolo gufo in mezzo ai rami, e Gufetta viene soccorsa e portata al Ravensbeard Wildlife Center, dove sono ospitati altri volatili.

Gufetta guarisce, è libera, ma decide di tornare all’albero del Rockfeller Center, che ora è addobbato a festa e intorno ad esso persone che si abbracciano e cantano.

E quindi…è questo il Natale?
Ora Gufetta lo ha visto, lo ha sentito, ed è pronta per volare alla sua prima casa e a raccontare agli altri animali che cosa il Natale.

Come dicevo, l’albo illustrato è ispirato a una storia vera, riportata poi per esteso in fondo al libro.

Una vicenda dolce, curiosa, ambientata a Natale, che oltre che stuzzicare l’interesse per via della sua peculiarità, ci fa interrogare sul significato del Natale.

Dai 3 anni.

Babar e Babbo Natale, Jean de Brunhoff, Pulce Edizioni

Pulce continua con la sua coraggiosa scelta di riproporre perle di letteratura per l’infanzia che vengono dal passato.

L’elefantino Babar è un vero gioiello della letteratura per ragazzi, purtroppo relegato ormai al collezionismo.

Pulce ripropone l’avventura di Babar alla ricerca di Babbo Natale.
Babar infatti parte per Parigi quando la scimmietta Zephir e gli elefantini Pom, Arthur, Flore e Alexander scoprono la storia di questo uomo che porta doni nella terra degli uomini.

Anche loro decidono di scrivere la letterina, ma non sanno come e a chi farla recapitare. E quindi decidono di domandare aiuto a Babar che pronto parte.

Inizia così il suo viaggio che, a tappe, lo porta prima a Parigi, dove viene aiutato dai topolini della soffitta, dagli uccellini, da un bouquiniste, dal direttore dell’Hotel.

Nessuno sembra avere notizie certe di Babbo Natale.
Poi all’improvviso la risposta: il Polo Nord.

Babar in questo viaggio lunghissimo rischia di assiderarsi ma al Polo Nord viene proprio soccorso da Babbo Natale e dai suoi aiutanti.
E lì, davanti a un té caldo, Babar chiede a Babbo Natale se possa recarsi anche nella terra degli elefanti.

Per Babbo Natale coprire così tante terre è difficile, ma forse una soluzione si può trovare.

De Brunhoff è uno di quei nomi che merita di essere riscoperto.
E’ un maestro della narrazione e dell’illustrazione, le sue storie conservano l’autenticità della vera letteratura per bambini.

Due note su questa specifica edizione di Pulce.
Il Babar originale era scritto in corsivo, mentre per questa edizione è stato scelto un carattere stampatello maiuscolo.

Inoltre, all’inizio del libro, inquadrando un qr code., è possibile ascoltare l’audiolibro.

Dai 4 anni.

Tutti i giorni Natale, W.D.Howells, Pulce

Altra operazione di recupero vintage di Pulce (ne avevo parlato meglio qui).

Qui abbiamo un racconto del 1892, una storia un po’ più lunga che consiglio dai 5 anni per una lettura ad alta voce condivisa, dai 7 per una lettura autonoma.

Ma il bello degli albi illustrati natalizi è proprio la condivisione.

In Tutti i giorni è natale abbiamo due elementi importanti:

  • la dimensione della storia nella storia: un papà che racconta una storia a sua figlia, con tutti gli stilemi tipici di questo tipo di relazione.
  • Il gioco narrativo fondato sul desiderio, spesso espresso dei bambini, che fosse sempre Natale. Cosa succederebbe se…fosse sempre Natale? Ecco, forse non sarebbe così bello come si pensa…

Una storia con un bel ritmo, con un incalzare di eventi che vanno in loop temporale e un finale caldo e rassicurante.

Le illustrazioni sono ovviamente quelle originali di fine ‘800.

Un piccolo pezzo da collezione.

Dai 5 anni insieme, dai 7 in autonomia.

Il regalo di niente, P.McDonnell, Marameo

Questo albo illustrato potrebbe stare in diverse bibliografie.

Grazie alla sua trama legata al desiderio di fare un regalo, ho deciso metterlo nell’elenco di albi illustrati natalizi del 2022.

Perché spesso si cerca di raccontare cosa sia il Natale, si parla di condivisione, di generosità, ma non si parla tantissimo di che cosa sia un regalo.

Questo albo illustrato però non si lega solo al Natale.

La riflessione sul dono, sul gesto di regalare, si apre a qualsiasi altro tipo di discorso legato alla condivisione e all’intenzione.

E dal momento che tutto ruota intorno alla parola niente, è un albo illustrato perfetto per un percorso filosofico (qui un post generico sul tema).

Un cagnolino è impensierito: vuol regalare qualcosa al suo amico.
Ma cosa?

E a un certo punto un’idea: se qualcuno ha già tutto, gli si può regalare…niente!

Perché niente?
Perché, riflettendoci, il niente compare in tante frasi.

Che significato ha dunque il niente?

“Non c’è niente in TV!”.
Eppure c’è tantissimo.

“Non c’è niente da fare!”:
Ma tutti fanno e fanno.

“Non c’è niente da comprare”
E però tutti comprano.

Quindi il niente è tanto, ma dove lo si trova.

Ma come reagirà l’amico quando riceverà niente?

Da leggere per scoprirlo e sorridere.

Un albo illustrato semplicissimo eppure di enorme profondità.

Le illustrazioni ricordano vagamente lo stile di Sempè, un dono che piacerà molto anche al lettore adulto per riflettere su tutto…e niente.

Il cappello, Paolo Ventura, Topipittori

Lascio per ultimo quello che tra gli albi illustrati natalizi del 2022 è il mio preferito.
E, come per Il regalo di Niente, anche se il soggetto è natalizio, la storia attraversa tutto l’anno.

Perché Il Cappello di Paolo Ventura è il mio preferito?
Amo Paolo Ventura.

Paolo Ventura è un fotografo e artista visuale di fama mondiale caratterizzato da uno storytelling che valica lo stile espressivo.

Sia che utilizzi la fotografia, sia che utilizzi l’illustrazione (e questi due linguaggi in lui sono estremamente mescolati), la sua capacità di narrare travalica il medium.

Per questo Paolo Ventura non manca mai nei miei percorsi, né quando parlo di albi illustrati né quando parlo di albi illustrati e fotografia.

Il Cappello è un piccolo silent book.
Inizia con un pupazzo di neve.
Ha due rami al posto delle braccia, una sciarpa al collo, due noci come occhi, una carota per naso e del carbone come bottoni.
E indossa un elegante cilindro.

Poi passa una cicogna: ha bisogno dei rami per il nido.
L’immagine torna sul pupazzo di neve.
Passa un uomo, che prende la sciarpa per proteggersi dal freddo.
Di nuovo il pupazzo di neve.
Un asinello si mangia la carota/naso.
Il pupazzo di neve mantiene il suo sorriso.
Un topolino prende le noci e una donna prende il carbone per scaldare l’acqua sul fuoco.
Al pupazzo di neve rimangono solo il cappello e il suo sorriso.

Una sequenza semplicissima, quasi da effetto kulesov: pochissimi i dettagli, enormi le storie e i significati.

Poi però arriva il disgelo, il sorriso del pupazzo vacilla.
Il pupazzo di scioglie.

L’immagine successiva ci mostra un paesaggio in piena primavera.

Al centro dell’immagine uno spaventapasseri sorridente con un elegante cappello a cilindro.

A lato dell’immagine compare una rondine, che già sapremo (la pagina successiva ce lo conferma) che avrà bisogno di quella paglia per il suo nido.

Un albo di così piccolo, per un significato tanto grade che può aprire tante discussioni come la ciclicità, il posto che abbiamo nel mondo, le reali necessità e, infine, l’intima essenza di ognuno che prescinde dalla nostra forma.

Un tesoro preziosissimo.
L’albo e il suo senso profondo.

Se questi albi illustrati natalizi del 2022 vi sono piaciuti ma non sono abbastanza, qui sotto trovate tutto quello che ho raccolto negli anni sul Natale.

https://www.stefaniaciocca.it/tag/natale/

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