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Marinonibooks: una nuova casa editrice

Marinonibooks è un nuovo progetto editoriale nato da Antonio Marinoni, illustratore che avevo amato dopo aver visto i suoi albi illustrati editi da Topipittori.

La cifra stilistica di Marinonibooks è che la nascita di ogni libro scaturisce dagli incontri.

Un’altra particolarità di Marinonibooks che mi ha colpito è la definizione che il progetto si dà: Libri con le figure.

Io infatti li chiamo albi illustrati, ma la parola Libri con le figure assume un respiro molto più ampio.

Spesso, nell’immaginario medio, albo illustrato tende a definire il libro illustrato rivolta al pubblico infantile.

Chi ha la passione e lo sguardo allenato sa quanto gli albi illustrati siano trasversali e proprio per renderli universalmente fruibili, Marinonibooks ha scelto una via di definizione semplice e universale.

Libri con le figure.

I progetti di Marinonibooks non nascono a tavolino, ma si delineano nella mente dell’editore quando ogni tassello va al suo posto: quando cioè all’idea si accostano le giuste personalità che si muovono sul filo dell’Arte.

Solo in parte è un lavoro di ricerca: è più un lavoro di scoperta.

Al momento Marinonibooks ha all’attivo due albi illustrati, due progetti curati in ogni minimo dettaglio.

Qui trovate il sito ufficiale di Marinonibooks dal quale sono tratte alcune delle immagini di questo articolo.

 

Ho parlato con Antonio Marinoni e mi sono fatta raccontare un po’ come nasce, e come sta crescendo, questa avventura.

Da dove nasce l’idea di Marinonibooks?

L’idea di aprire Marinonibooks nasce dalla passione che ho da tempo per la progettazione di libri.

Come illustratore, ho sempre preferito ideare i libri e non limitarmi a illustrarli. Così era successo con Velluto. Storia di un ladro e con L’ora blu, editi entrambi da Topipittori.

E poi, mi ha attratto la curiosità verso tutte le fasi di produzione del libro.

Da dove vengono le idee dei soggetti? Come sceglie la concertazione tra le varie parti artistiche?

Le idee dei soggetti nascono da stimoli diversi, che hanno a che fare con temi, testi, opere artistiche.

Nei due libri per ora pubblicati e in quelli in preparazione, la concertazione tra le varie parti artistiche è stata suggerita dai temi stessi.

Ho avuto l’idea di Ribes e Rose, il primo libro pubblicato dalla Marinonibooks, leggendo il testo che l’artista Enrica Borghi aveva scritto per presentare una rassegna dedicata ai fiori e ai frutti sulle rive del Lago d’Orta.

A Ribes e rose ho dedicato un articolo approfondito qui, ndr. 

Mi era sembrato da subito un testo perfetto per un albo illustrato.

Ma allora la casa editrice era solo un pensiero molto vago.

Solo successivamente, quando ho conosciuto il lavoro di Cristina Amodeo, il progetto ha iniziato a concretizzarsi.

Cristina ha illustrato con i suoi collage l’orto di lago evocato dalle parole di Enrica. Il libro è uscito nel 2020, a settembre, completato dalla postfazione di Antonio Perazzi (“Coltivare e coltivarsi”) e curato graficamente da studio òbelo.

Nella notte di MIlano, il secondo libro pubblicato, nasce dall’ammirazione che ho per il lavoro di Federica Galli.

Il pensiero di dedicare una serie di libri alle acqueforti dell’artista lombarda è precedente all’apertura della casa editrice.

É stato l’incontro con Claude Marzotto e Maia Sambonet di studio òbelo a definire con precisione il carattere della collana, che abbiamo chiamato Terre d’acqua. Nata in collaborazione con la Fondazione Federica Galli, la collana prevede dialoghi con diversi autori contemporanei.

Il cuore del progetto è sintetizzato nelle parole delle curatrici:

“Viste da vicino, le tavole di Federica Galli rivelano un altro incanto. nella trama dell’incisione si percepisce il movimento della mano dell’artista, l’emergere del disegno come scoperta. Al segno vivo rispondono nuove figure, parole inedite, racconti a più voci dentro e intorno alle immagini”.

Nelle pagine di Nella notte di Milano avviene l’incontro, intenso e inatteso, tra le acqueforti della Galli, le parole di Simone Mosca e le figure di Sarah Mazzetti.

Scelte tre vedute milanesi incise da Federica Galli, Simone Mosca ha scritto la storia di uno scheletro antico che vaga inquieto per la città, dove le figure umane sono assenti. Sarah Mazzetti con il suo inconfondibile stile ha dato corpo al protagonista della storia.

Arricchito dalla postfazione di Lorenza Salamon (“Segno autentico”), il libro è uscito lo scorso giugno e porta con sé il segno della cura viva e sorprendente di studio òbelo.

Quali saranno gli obiettivi?

Continuare, senza fretta, a progettare libri illustrati con il piacere di favorire sempre nuovi incontri tra parole e figure.

Quelli di Marinonibooks sono libri sofisticati dal punto di vista intellettuale e artistico.

Ma l’immediatezza della narrazione, il cuore centrale che pulsa in ogni libro, rendono questi albi dei piccoli gioielli che non esiterei a mettere in mano a un pubblico molto vasto.

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