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Charlie e il misterioso professor Tiberius

Charlie e il misterioso professor Tiberius è una novità di questa seconda parte del 2020.

L’autrice è Sally J.Pla, la traduttrice è Isabella Maria, l’editore è Edt Giralangolo.

E se non avete ancora avuto modo di dare un’occhiata al catalogo di narrativa di questo editore torinese, correte ai ripari.

Le loro scelte editoriali, che in narrativa si collocano nella fascia 11+ (e con + io intendo davvero un + che tende ad infinito), ci stanno regalando libri bellissimi.

Charlie e il misterioso professor Tiberius è la storia di un viaggio on the road.

Ma anche di un viaggio alla ricerca del’altro.

Tutto comincia quando il padre di Charlie torna dal suo reportage in Afghanistan con un brutto trauma cerebrale.
L’uomo è vivo ed è sveglio, ma non interagisce né sembra riconoscere ciò che gli accade intorno.

Charlie è il secondo di quattro figli: oltre a lui ci sono la sorella più grande Davies e i gemelli più piccoli Joel e Jake.
E la nonna che si prende cura di loro.

Affetto, risate e tranquillità non sono mai mancati in questa casa.
Soprattutto sicurezza.

Perché Charlie ha biosgno di una routine.
Certezze e manie sono il suo modo di orientarsi nel mondo.

So di non avere le mani veramente pulite finchè non me le sono lavate dodici volte, una per ogni anno della mia vita.
Faccio così: insapono-sciacquo-uno-insapono-sciacquo-due-insapono-sciacquo-tre-insapono-sciacquo-quattro-insapono-sciacquo-cinque-insapono-sciacquo-sei, poi metto le mani sotto il getto di acqua bollente e infine ripeto la procedura da capo.

Così si apre Charlie e il misterioso professor Tiberius.
Con Charlie che si aggrappa con ancora più forza alle sue rigide abitiduni: perché la loro solidità deve essere inversamente proporzionale all’incertezza della vita.

papà ha sostenuto un danno cerebrale.
è questa la parola che hanno usato, sostenuto.
significa che devi reggere qualcosa, come ad esempio un peso.
ma è anche un termine che suggerisce qualcosa di protratto nel tempo, come una nota musicale che venga suonata e tenuta molto a lungo.
è così, adesso, con papà in ospedale.
come se l’aria intorno a noi fosse satura di questo suono strano e appena percettibil, e la nonna, e i gemelli, Davis e ionon potessimo fare altro che restare in ascolto, senza sapere per quanto tempo ancora durerà.

Eccola, la forza di un libro come Charlie e il misterioso professor Tiberius: è tutta nella scrittura e nella metafora (similitudine, in questo caso).

Il padre di Charlie viene improvvisamente trasferito in una clinica in Virginia per delle cure speciali.

I quattro ragazzi vengono affidati inizialmente a una vicina di casa, ma il piano della nonna fallisce quando questi decidono di fuggire, aiutati dal fidanzato di Davis, e di intraprendere un lunghissimo viaggio in auto per arrivare in Virginia.

Ovviamente anche questo piano fallisce.
In prossimità di Las Vegas i ragazzi hanno un incidente e in loro soccorso viene mandata Ludmila, altro personaggio incredibile.

Ludmila viene da Sarajevo, ha 30 anni, un carattere di ferro, un’estrosità percepibile dai suoi capelli colorati, dai suoi tatuaggi, dal suo modo di vestire decisamente punk.

I ragazzi non sanno perché Ludmila passi del tempo nella stanza del loro papà, ma in un momento di così forte necessità la nonna si rivolge a lei perché vada ad aiutare i quattro fuggitivi.

Ludmila organizza tutto: passa da una sua vecchia conoscenza, si fa prestare un camper e parte con i ragazzi alla volta della Virginia.

Ma prima sono liberi di godersi il viaggio.
Su ordine della nonna infatti, i ragazzi possono scegliere di procedere come vogliono, di fermarsi dove vogliono, di deviare quando vogliono.

Il viaggio deve essere anche un occasione di divertimento in un momento tanto triste.

A scegliere le tappe del viaggio è Charlie, tra gli sbuffi e la rassegnazione dei fratelli.
Perché immaginatevi uno come Charlie, aggrappato alle sue manie e alla pulizia: Charlie che si lava le mani innumerevoli volte, che mangia solo nuggets di pollo, che non sopporta lo sporco, che vuole il suo letto e che assegna delle stelle ai bagni più puliti.

Per lui il viaggio on the road in camper non è proprio la migliore delle situazioni, deve fare quella cosa che gli riesce impossibile: adattarsi.

Ma Charlie ha una grande forza dentro di sé.
Non ne è consapevole però.

Con la sua intelligenza Charlie trova forza in una missione.

Charlie è un grandissimo appassionato di uccelli, e per lui il massimo studioso da ammirare è il professor Tiberius, ornitologo e naturalista di cui possiede il diario.

Per ragazzi come Charlie, la passione per qualcosa diventa viscerale, soprattutto quando si tratta di natura e di tutte quelle nozioni che si possono mandare a memoria.

Degli uccelli Charlie conosce la tassonomia, le caratteristiche, le abitudini, le dislocazioni geografiche.
Ed è ad un particolare momento della sua vita che Charlie pensa quando decide come organizzare il viaggio.

“A te piace fare delle liste, giusto charlie? Bene, senti che idea mi è venuta: perché non facciamo una lista insieme? scriviamo i nomi di tutti gli uccelli che prima o poi vorremmo vedere nel loro ambiente naturale. ti piacerebbe?”

Era stato il papà da Charlie a proporlo: di fare una lista di uccelli da cedere insieme.

Una lista da completare: se Charlie la completerà, avrà mantenuto una promessa per suo papà.

E in fondo alla lista Charlie aggiunge: “Conoscere il professor Tiberius”.

Charlie e il misterioso professor Tiberius è un libro simbolico.

Tutto quello che accade, sta a significare qualcos’altro.

Il viaggio è un percorso di conoscenza e di consapevolezza.
E’ una prova da attraversare per imparare dalle proprie risorse e per gestire le proprie debolezze.

La lista da completare è una missione:  nella mente di Charlie, e di chi come lui si aggrappa alle manie, se non si compie una certa azione in un certo modo, qualcosa andrà male.
Spuntare dala lista tutti gli uccelli per Charlie significa che il papà starà bene.

Gli uccelli stessi hanno caratteristiche fortemente simboliche e vengono riportate a inizio di ogni capitolo, per mano del prof. Tiberius.

potrei mostrarvi alcune cose che aiuterebbero ad attraversare la vita in modo più libero, come un uccello che attraversa il cielo.
Se solo poteste sedervi dove sono seduto io, vi alzereste rinnovati, convinti che questo mondo difficile e spesso tragico ha un infinito potere di rigenerazione.
Prof. Tiberius Shaw

Ecco perché per Charlie il prof. Tiberius è così grande fonte di saggezza.

In Charlie e il misterioso professor Tiberius, gli uccelli sono il simbolo di come si può affrontare la vita.

In stormi o in solitaria, appartenendo a una famiglia o lanciandosi alla glorisoa conquista del cielo, muovendosi tra sopravvivenza e necessità primarie.

Aggiungo una nota.

Charlie e il misterioso professor Tiberius è un romanzo a tre storie.

La prima è quella di un viaggio.
Le altre due fuoriescono da questa.
C’è la storia di Ludmilla, che era una bambina nella Sarajevo degli anni ’90 e che porta ancora dentro di sé le ferite e le perdite vissute.

La sua storia ricorda come certe tragedie non appartengano solo a un passato storico lontano da rievocare, ma che possono accadere oggi, nel mezzo della società più civilizzata e nell’indifferenza collettiva.

E c’è la storia che Ludmilla cerca di sapere: quella del padre dei quattro ragazzi, che in Afghanistan raccoglieva storie e aveva ascoltato anche quella del fratello di Ludmila, poco prima che morisse.

Ognuno di questi personaggi, a suo modo, cerca un senso.

Charlie lo cerca spuntando una lista di uccelli da vedere.
Ludmila lo cerca attraverso le fotografie che raccontano gli ultimi mesi di vita di una parte di sé.
E il viaggio è il simbolo più alto della ricerca di senso.

Un romanzo come Charlie e il misterioso professor Tiberius mescola nozioni curiose giocando con una trama intrigante e proponendo riflessioni, simboli da interpretare e temi su cui discutere.

E’ un perfetto libro da leggere se si vuole parlare di sé, se si vuole parlare di viaggi, se si vuole imparare a ragionare per simboli.

Ottimo da affrontare in un gruppo di lettura.

Vi consiglio questo approfondimento sul sito dell’edirore.

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