Nel buio della notte di Emily Rand, Clichy

Nel buio della notte…cosa succede?
Vi racconto in poche righe questo bellissimo albo illustrato di Emily Rand edito da Clichy.

Gli albi illustrati hanno un doppio livello di lettura.

Ciò che mi piace è che spesso, adottando questa doppia ottica, portano con sé la semplicità della quotidianità se letti con e per i bambini, e portano con sé un po’ di quella malinconia, un po’ come la saudade brasiliana.

Mi piacciono quegli albi illustrati che riescono a parlare di qualcosa, di una sensazione che tutti conosciamo e abbiamo conosciuto a qualsiasi età. Come quello che si ascolta e si percepisce nel buio della notte.

Eppure degli albi illustrati mi piace anche il loro saper rappresentare un’epoca, quella che li ha visti nascere: basta osservare bene le illustrazioni, i disegni di arredamento e abbigliamento, lo stesso stile illustrativo e i vocaboli per capire un periodo.

Succede anche nell’albo illustrato Nel buio della notte edito da Clichy.

Pagina dopo pagina, nel buio della notte fatto di blu, ci si immerge nella quieta atmosfera notturna, quella dove si sente ogni minimo rumore che rimanda ad un gesto, che porta con sé una vita o una storia.

Avanti così per tutta la notte, da che è ora di andare a dormire fino alle prime luci dell’alba, attraversando il buio della notte di chi dorme, di chi fa la veglia, di chi la notte la vive a passo più lento.

Nell’albo illustrato Nel buio della notte coesistono due dimensioni di quotidianità e di ricordo, ma il secondo è visibile solo dopo una certa età.

Gli albi illustrati sanno essere universali, eppure legati al presente.

Tanto legati al presente che alcune illustrazioni fino a 15 anni fa non sarebbero esistite.

Nel buio della notte è però fortemente legato al nostro presente, basta vedere l’illustrazione dove campeggia la scritta “King Kebab” o la citazione sul fattorino stile “Foodora” che fa consegne a domicilio notturne.

Situazioni incomprensibili per un bambino (ma anche per un adulto!) fino a pochi anni fa.

Quando leggerlo: la sera, prima di andare a dormire, per rilassarsi, creare un rituale e lasciare fuori il mondo (ma non troppo).

Punto di vista del bambino: si fa attenzione ai piccoli particolari, al proprio buio della notte che è fatto dei suoi famigliari della casa, delle persone, degli animali e delle strade che ci circondano.

Punto di vista dell’adulto: rallentare, fare attenzione a ciò che passa inosservato, alleggerire lo stress, liberare la mente che fa posto alla creatività.

Come è fatto il vostro buio della notte?

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