Estate 2019: quali libri mettere in valigia?

Sapete già quali libri mettere in valigia?

Puntuale come il servizio di Studio Aperto sul caldo killer in estate, arriva il post più originale di sempre.

Un’espressione di pura avanguardia, come il floreale a primavera per Miranda Priestley.

Proprio loro: i consigli della Libraia Fotografa su quali libri mettere in valigia questa estate 2019.

E con “consigli della Libraia Fotografa” intendo una selezione di libri che guardano al pubblico in maniera trasversale.

Libri per adulti e libri per ragazzi insieme, che possano essere letti con gusto dagli adulti e graphic novel per tutti.

Dunque: quali libri mettere in valigia?
Ecco i miei 9 consigli: tre per ragazzi, tre per adulti e tre graphic novel.

Santa Muerte, Marcus Sedgwick, Pelledoca Editore.

Ho un debole per l’editore Pelledoca, perché ha una collana graficamente bellissima, perché racconta storie belle, perché racconta storie di paura.
Non si tratta della paura di Notte Horror che ha segnato le mie estate di bambina (sono una grandissima appassionata di horror, in questo > articolo ve ne parlo meglio ), ma di quella paura strisciante che ci si può trovare ad affrontare nel quotidiano.

Santa Muerte è un libro bellissimo.
Se avete letto Il potere del cane di Don Winslow edito da Einaudi, riconoscerete l’ambientazione.
Siamo in Messico, in una realtà che sa di miseria, di narcotraffico, di corruzione e di tentativi disperati di fuga negli Stati Uniti.
Tentativi che spesso finiscono male.

Arturo cerca di sopravvivere in maniera misera eppure a suo modo tranquilla.
Ma Faustino, il suo amico fraterno, è nei guai: ha sottratto dei soldi al cartello della droga per cui lavora per fuggire negli USA e se non li restituisce finirà male. Arturo cercherà di aiutarlo, ma in questa parte di mondo le scelte non sono facili.
Toccano la morale, la vita e la morte sono vicine, vicinissime e non resta che affidarsi alla Santa.

La Santa Muerte del titolo è la Morte, idolatrata da molti in Messico perché davanti a lei tutti sono uguali. E’ consolatoria, pone fine ai tribolamenti.

Un libro splendido, che avvince dalla prima all’ultima pagina, che è riduttivo trattarne in così poche righe.
Santa Muerte vi terrà col cuore in gola e quando lo avrete finito starete a pensarci per molto tempo.

> Qui un bel reportage sul culto della Santa Muerte in Messico.

Quando la luna ero io, Luigi Garlando, Solferino

Quando la luna ero io di Luigi Garlando

Ne ho parlato in più occasioni,
sia qui > sul blog, sia quando Cristina di Canio della libreria La Scatola Lilla mi ha ospitato durante la sua super diretta #libraioinvaligia.

Quando la luna ero io è la storia di una ragazzina nell’estate in cui l’uomo camminò sulla luna.
E’ la storia di un paesino italiano, come tanti ne abbiamo visti, dove il sacro e il profano si contendono gli occhi: la nonna di Libera vuole organizzare una serata in cui tutti guarderanno l’uomo camminare sulla luna, ma proprio quella sera si terrà la tradizionale processione del santo patrono.

Chi l’avrà vinta? La religione o la scienza?
La ribelle nonna di Libera o il sussiegoso parroco?

In questo contesto si muovono Libera e i suoi amici che, grazie alla nonna che ha insegnato loro le fondamentali nozioni sullo spazio e su ciò che accadrà lassù all’Apollo 11, giocano “alla luna e agli astronauti”.

L’atmosfera di questo libro è dolce e bellissima.
Come spesso ho detto, è una lettura adatta a diverse età: per i più giovani per gustarsi il piacere della scoperta, per i più grandi per riconoscere i racconti di chi quella sera c’era. E ovviamente per chi quella sera era davanti alla televisione, e ricorderà tutti quei nomi, tutte quelle citazioni made in 1969.

L’amore sconosciuto, Rebecca Stead, Terre di Mezzo

L'amore sconosciuto

Questo libro edito da Terre di Mezzo è un altro romanzo che ho amato moltissimo nei mesi passati.
Racconta quella parentesi strana e fondamentale che si attraversa nell’amicizia quando si cambia ambiente, quando si passa dalla quotidianità dell’infanzia ai primi stadi dell’adolescenza.

Quando quella cosa che sembra amicizia è strana, sembra amore, ma tutti ti dicono che l’amore è diverso, non è così…e tu devi imparare a riconoscere l’amicizia vera, devi riconoscere come suona l’amore e devi districarti tra dubbi e paure di un età in evoluzione.

Una storia meravigliosa, che procede a capitoli alternati narrati da voci diverse che solo alla fine si riuniscono svelando un colpo di scena.

Per saperne di più, qui > l’articolo al post che ho scritto quale mese fa.

Il giardino dei mostri, Lorenza Pieri, Edizioni E/O

C’è un posto magico in Maremma, si chiama Giardino dei Tarocchi (qui il sito) ed è un parco d’artista realizzato da Niki de Saint Phalle ispirato agli arcani dei tarocchi e che fortemente influenzato da Gaudì.

Si trova nei pressi di Capalbio, un territorio che tra gli anni ’80 e ’90 conobbe grande successo tra la ricca borghesia della vicina Roma e su questa tendenza si seppe modellare.

La storia é ambientata proprio lì, in quella manciata di anni che videro la terra dei butteri diventare meta favorita dei radical chic romani. E’ la fotografia di un’Italia fine anni ‘80 che si mescola con le vicende di una goffa adolescente che incontra sulla sua strada un’artista intenta a dare corpo a quel luogo magico che è appunto il Giardino dei Tarocchi.
Che se non ci siete stati, dovete rimediare e andarci.

Una scrittura coinvolgente, che trascina dalla prima pagina all’ultima regalando delle autentiche perle di salace sarcasmo nei confronti di alcune categorie di persone, molto attente alla facciata.

Personalmente avrei stampato interi brani e li avrei affissi nel mio quartiere, che è pieno di radical chic.
Ma poi sai il casino…

Persone Normali, Sally Rooney, Einaudi

quali libri mettere in valigia

Persone Normali è stato definito un “future classic”.
Qualcosa cioè che esce oggi, magari in sordina o magari no, ma continuerà a conquistare lettori, come successe al Giovane Holden.

Praticamente si preannuncia un long seller.
E qual è la caratteristica di un long seller?
L’universalitá.

E le emozioni che scava questo romanzo di Sally Rooney sono quelle universali, nel tempo e nello spazio.
Lo definiscono “il primo grande romanzo della generazione millennial”, ma secondo me lo è solo per contingenza: Marianne e Connell sono due ragazzi che oggi (anzi, nel 2012) stanno lasciando il liceo nel paese di provincia per avventurarsi, da soli, al Trinity College.
A parte questo, il romanzo è in grado di coinvolgere ogni tipo di lettore giocando con un bouquet di emozioni: l’aspettativa del futuro (anche nelle relazioni) in un pubblico giovane; la malinconia per la libertá che si assapora quando si è cosi giovani e per il tempo che passa, in questo caso scandito dai mesi che trascorrono; il sorriso di un amore e la rabbia di non saperlo riconoscere.

Sono persone normali quelle raccontate da Sally Rooney, ma leggendo questo libro vi ritroverete completamente coinvolti da quella normalità.

Ovviamente io lo proporrei a scuola, all’ultimo anno di liceo.
Oppure a chi è assetato di emozioni scritte e descritte bene.

Lux, Eleonora Marangoni, Neri Pozza

Questo libro l’ho letto a inizio anno e da subito mi ha conquistato.
Per la scrittura, che è intelligente, lirica e sofisticata senza essere però inaccessibile.

E’ un piacere leggerlo.

E poi per l’atmosfera.
Il protagonista si ritrova catapultato dalla grigia Londra alla lussureggiante Sicilia (si capisce che è la Sicilia anche se non è esplicitato), in un’isoletta luminosa dove la madre aveva un bizzarro albergo.

Dovrà decidere cosa farne, ma nel frattempo tra luce, realismo magico e personaggi strani, ci porta con lui alla scoperta della conservazione del ricordo.

Verde. Non voglio essere una strega!
Marie Desplechin e Magali Le Huche, Mondadori Ragazzi

Verde è una bambina figlia di una strega, nipote di strega…e non ha nessuna intenzione di diventare una strega!
Vuol essere una bambina normale, vuole interessarsi di cose frivole, di ragazzi, di amici e di studio.

La mamma naturalmente non è d’accordo: insomma, sono streghe, lei non vuole crescere una figlia sciocca che si interessi solo di cose stupide!
Si affida così alla nonna, che non pensa assolutamente a cosa Verde voglia fare o meno del suo essere strega: la nonna si limita a lasciarla fare, a lasciarla libera e nel frattempo insieme fanno tante cose. Anche piuttosto stregonesche.

Una storia lieve, di sapore squisitamente francese, irriverente e divertente, dove il non voler essere strega da parte di Verde significa solo una cosa: Verde non vuole essere come sua mamma.

Insomma, una storia di sapore fantastico, ma che parla di qualcosa che più o meno tutti abbiamo provato.

Udon Noodle Soup, Yani Hu, Atlantide Edizioni

Udon Noodle Soup Stefania Ciocca

Delicato, dolce, malinconico.
Questa raccolta di cinque racconti narrati in graphic novel tocca diverse sfumature del carattere umano quando si trova davanti agli affetti: un’amicizia che si ritrova grazie allo zampino del destino; il rapporto genitori e figli, che lo si comprende appieno solo quando lo si sta perdendo; una relazione che finisce; un amore mitizzato; un’amicizia che risente della paura del giudizio altrui.

Lo consiglio per godersi il racconto breve in forma grafica.
Lo sconsiglio a chi è appena uscito da una storia d’amore o a chi ha un genitore malato o che è appena scomparso.

Per saperne di più, guarda > la recensione che ho scritto.

Margherita e Margherita, Vincent Cuvellier, Il Castoro

Margherita e Margherita è semplicemente delizioso.

E’ la storia di due ragazzine, Margherita e Margherita.
Hanno la stessa età, vivono nella stessa strada, hanno interessi normali e simili a quelli dei loro coetanei…ma vivono una nel 1910 e l’altra nel 2010.

Entrambe dal carattere peperino, in un pomeriggio di noia si avventurano in soffitta e giocano col baule di una vecchia zia.
Rimangono chiuse nel baule e quando ne escono si sono scambiate di posto.
La Margherita del 1910 si trova proiettata nel 2010, nel traffico, nel modo di libero che le persone hanno di parlare.
E la Margherita del 2010 si trova proiettata 100 anni prima, in una società rigida e anche un po’ razzista.

Il motore della storia è in sé interessantissimo (lo scambio di epoche tra due ragazzine), il modo di raccontarlo è decisamente originale: la graphic novel è in formato verticale, lungo e stretto.

La striscia che occupa la parte superiore è la narrazione del 1910, quella nella parte inferiore è ambientata nel 2010.

Oltre all’elemento fantastico e avvincente provocato dal “cosa succederebbe se…” c’è anche una componente storica e sociologica importante.

Le due Margherite si trovano ad affrontare non solo difficoltà pratiche (il traffico, le strade) ma anche di natura sociale e di comportamento.
Ma soprattutto legate alla storia: in particolare la Margherita del 2010, tornando indietro di 100 anni, ha una visione diversa della realtà, non comprende l’entusiasmo delle persone nei confronti del progresso bellico, è allibita davanti ai diorami abitati dai “negri” (che infatti non accetta di sentire chiamare a questo modo).

Una storia costruita su un motore semplice e accattivante che però porta a riflessioni profonde consentendo l’immedesimazione, il confronto e perché no…anche il gioco.

E voi?
Sapete già quali libri mettere in valigia?

I miei libri invece li scelgo secondo criteri ben precisi.
Se volete sapere quali sono (i libri scelti e i criteri osservati) vi rimando a quest’altro articolo.

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