Elinor Marianne

Spunti di lettura | Intervista a Elinor Marianne

Può una passione forte come quella per la lettura arrivare a determinare le nostre scelte di vita?

La risposta che vorrei urlare ai quattro venti è “Si!!!”.
Non posso urlarla, ma per farlo ho aperto questo blog.

Lo dico sempre:

i libri hanno la risposta giusta anche alla domanda sbagliata.

I libri incentivano passioni, uccidono pensieri, ne creano di nuovi.
Accrescono il nostro sapere anche quando subiamo la loro lettura (penso ai libri di scuola).
Quando desideriamo imparare di più su qualcosa, c’è sempre un libro pronto ad aprirci una porta.
Che sia un romanzo che ci fa stare bene, un saggio di storia, un manuale per migliorare la nostra presenza su Instagram o un libro di self help.

La via verso la nostra personalità più realizzata è lastricata di libri che abbiamo amato.
Quando ho creato la sezione del blog “Spunti di lettura” ho pensato a raccontarvi tutti quei libri, spesso illustrati e per ragazzi, che hanno in sé il potere di ispirare nuove idee nei professionisti e per raccontare le esperienze vere di chi dalla scintilla accesa da un libro ha creato un percorso professionale.

E’ questo il caso di Elinor Marianne, nome squisitamente letterario preso in prestito da Jane Austen.
Elinor Marianne si chiama Silvia Columbano e vive una vita in mezzo ai libri.

Un giorno ha deciso che tutte quelle suggestioni, quelle emozioni, quelle atmosfere che circondavano la sua personalità e che si nutrivano di libri dovessero essere veicolate in qualcosa di concreto e tangibile.

Se bazzicate i profili di bookblogger e influencer di libri avrete notato, qualche settimana fa, l’apparire di alcuni prodotti di cartoleria dalla linea romantica e deliziosamente  letteraria.

Elinor Marianne
www.elinormarianne.com

Ho fatto una chiacchierata epistolare con Silvia per sapere quanto i libri abbiano avuto parte attiva nella realizzazione di un sogno e quindi di un progetto.

Lascio che la storia di Elinor Marianne ve la racconti lei con le sue stesse parole.

Intervista a Elinor Marianne

Da dove viene l’idea della Boutique della Carta? O più nello specifico: perché hai iniziato a disegnare e progettare oggetti di cartoleria legati ai libri?

Lavoro ogni giorno circondata dalla carta: quella delle bozze che correggo, e quella dei libri che nascono in casa editrice (lavoro da 7 anni come redattrice e poi editor della Franco Cesati Editore). In redazione si respirano parole, carta; si respira l’odore delle pagine, dei libri – non solo i nostri. Ovunque si sente l’eco della letteratura.
E poi chi scrive, e legge, ha con la carta un legame particolare, privilegiato: tutti prendiamo appunti sullo smartphone, ma scrivere a mano è un’altra cosa, aiuta a pensare e a riflettere sul proprio pensiero.

La boutique della carta nasce così, per pura passione per i libri, per la carta e per la letteratura.

La tua boutique si chiama “La boutique della carta per sognatrici e innamorate di libri”.
Direi che hai scelto e definito in maniera netta il tuo target! Come mai?

È stata una scelta personale, non tanto commerciale o di marketing.
“Fai qualcosa che ti somigli”, mi sono detta.
E quando ho pensato al nome da dare al mio marchio mi è subito venuta in mente Jane Austen, femminista antelitteram, una donna che ha saputo e sa ancora parlare a intere generazioni di donne, che sa essere per loro modello di ispirazione; e mi sono venute in mente le protagoniste di Ragione e sentimento: Elinor, che incarna la riflessione ponderata, la saggezza; e Marianne, appassionata e istintiva, un po’ ingenua. Queste due forze caratterizzano nel profondo le donne: complesse, ma splendide anche per la loro leggerezza calviniana… un po’ come la carta, che trattiene i pensieri più profondi dell’essere umano, ma può anche volare via, librarsi nell’aria con un soffio di vento.

Quali sono stati i primi passi?

Ho iniziato a disegnare i primi quaderni più o meno quattro anni fa.
Con il tempo ne ho perfezionato il formato, la foliazione e soprattutto il materiale.
I quaderni *Elinor Marianne sono tutti realizzati con una carta preziosa: la carta Fedrigoni, dai toni avoriati, che ingiallisce con il tempo e l’uso.

Ha quel tocco vintage che personalmente adoro.
Ho iniziato con le fiere, soprattutto librarie, poi ho aperto il sito e le pagine social che mi hanno permesso di far conoscere di più i miei prodotti.
Pian piano ho preso coraggio e a ottobre dello scorso anno ho deciso di buttarmi, di dedicare tutto il mio tempo libero al mio sogno.
Tra pochi giorni i quaderni, e poi a seguire gli altri prodotti della boutique, saranno nelle librerie fisiche e anche online, e inizierà la vera avventura.
Incrocio le dita!

Cosa ti ispira? C’è qualcosa, o qualcuno, che ti ha dato il vero e proprio “via”?

Mi ispirano gli oggetti usati (non a caso una delle linee di quaderni è dedicata alle atmosfere “retrò”), che hanno un passato, invecchiano e si “stropicciano” un po’ come le persone, e delle persone custodiscono le storie, la vita, i ricordi. E poi mi ispirano le persone che incontro, le persone che hanno idee, che si fidano dei propri sogni, i libri che leggo, naturalmente.

Elinor Marianne
www.elinormarianne.com

I quaderni letterari nascono proprio dalle pagine che più ho amato.
Se c’è qualcuno ad aver dato il via? Sì, la persona che guardo allo specchio ogni giorno.
Credere nei propri sogni è qualcosa che ognuno dovrebbe a sé stesso.

Dimmi tre libri (tre storie?) che trovi fondamentali per il tuo percorso. 

Il primo libro è sicuramente Ragione e sentimento di Jane Austen, da cui prende il nome il mio marchio di cartoleria. Jane Austen è un grande esempio di donna “arbitra del proprio destino”.
E questa frase, che è una citazione, mi porta al secondo libro, Ritratto di signora di Henry James, e a un’altra donna, la sua protagonista Isabel: una donna indipendente, libera, curiosa, moderna, forte, che ha il coraggio di affrontare un destino di solitudine per rimanere fedele a sé stessa.
Il terzo libro, che è forse il primo, è La casa in collina di Cesare Pavese, perché mi ricorda che ognuno ne ha una sua, di collina. Un luogo delle radici, a cui parlare, confidare errori, segreti, raccontare attimi di felicità, di profondo dolore. Un luogo a cui tornare, anche solo con il pensiero, a cui sai di appartenere.

Elinor Marianne
Cesare Pavese – www.elinormarianne.com

Qual è il tuo pezzo preferito?

Non è un caso che i tre libri di cui ho appena parlato siano diventati dei quaderni: sono storie che mi hanno parlato, e continuano a farlo, e a cui tornare proprio come succede con i luoghi cari, i luoghi della memoria. E sono anche i pezzi che più amo tra quelli della boutique.

Cosa ambisci a creare?

Se si deve sognare, allora tanto vale farlo in grande!
Allora, se penso a *elinor marianne, penso a una boutique vera e propria, un luogo che sia tante cose insieme: una cartoleria, ma anche un piccolo brocante di ispirazione francese, in cui trovare vecchie macchine da scrivere e oggetti vintage, ma anche libri nuovi e usati, e magari assaggiare una fetta di torta.
Insieme alla carta e ai libri, la cucina – in particolare preparare dolci – è una mia grande passione.

Che libro vorresti poter trasformare in oggetto da amare?

Di libri da trasformare in quaderni e prodotti di cartoleria ne ho una lista piena!
Il giovane Holden, Lessico famigliare, Madame Bovary, Fiesta, per dirne solo alcuni… mi piacerebbe moltissimo riuscire a creare una sorta di “biblioteca” del quaderno letterario.

Elinor Marianne
www.elinormarianne.com

Chi è Elinor Marianne/Silvia Columbano?

È una sognatrice, un’innamorata della carta, dei libri, delle parole, dei mercatini dell’usato.
Una lettrice golosa e una golosa e basta.

Hai studiato illustrazione? Come hai sviluppato il tuo stile?

Sono un’autodidatta, disegno da quando ero piccola: ho cominciato con il carboncino e la matita, poi ho scoperto la tavoletta grafica!
Adoro lo stile francese, e parigino in particolare, elegante e dai toni pastello: quello a cui aspiro è un disegno delicato, sognante e un po’ chic.
Per arrivarci, ma è una strada ancora lunga, leggo, compro una valanga di libri!
Osservo il lavoro di artisti e illustratori/trici che ammiro.
Questo è uno degli aspetti più belli dei social network, di instagram in particolare: avere un’immensa galleria d’arte da visitare ogni giorno, stando comodamente seduta sulla propria poltrona.

Se siete amanti dei libri.
Se siete amanti della parola scritta, letta, assaporata e condivisa.
Se avete praticato il bovarismo e vi siete stampati i diritti imprescindibili del lettore di Pennac.
Se avete nostalgia dei fogli manoscritti.
Se su instagram vi sciogliete davanti a fotografie di vecchie macchine da scrivere e fogli vergati a mano.
Se non resistete davanti ad un qualsiasi gadget libresco…

…non perdetevi una visita alla Boutique della carta di Elinor Marianne!

Elinor Marianne

E a proposito di Bookblogger: la casa editrice per cui lavora Silvia è la stessa che ha pubblicato “Bookblogger” di Giulia Ciarapica, voce autorevole e insieme scanzonata del mondo dei libri (online e offline).

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