Bibliophile | Quando i libri di libri fanno tendenza

Bibliophile è un Libro di Libri con tutte le L maiuscole.
Mi ha fatto lo stesso effetto di un negozio di liquori su una persona con problemi di alcol.

Bibliophile è un libro pubblicato negli Usa da Chronichle Books e illustrato da Jane Mount che è specializzata nel cosiddetto “Ideal Bookshelf”.

O pile di libri.
Letteralmente.

La cifra stilistica che ha reso Jane Mount famosa sono infatti le sue illustrazioni di pile di libri che compongono il suo “Ideal Bookshelf”.

Bibliophile, un libro di libri

Tutto è cominciato quando un giorno voleva disegnare ma non le veniva in mente nulla.

Sul tavolo a cui sedeva c’era una pila di libri, e si limitò disegnare quello che aveva di fronte.

Evidentemente il risultato fu buono, perché qualcuno le disse che aveva voglia di leggere tutti i libri che aveva disegnato.

Poco dopo altre persone iniziarono a chiederle di disegnare per loro il loro personale scaffale ideale.

Se girate un po’ sui social, su Pinterest in particolare, vi renderete conto che le sue pile di libri e i suoi “Ideal Bookshelf” sono molto diffusi.
Qui trovate il blog di Jane Mount.

Nasce così Bibliophile: una raccolta di Scaffali Ideali organizzati per periodi storici e temi.

Si parte dalla narrativa per giovani e dagli albi illustrati per toccare il romanzo dell’Ottocento, la narrativa dei primi del Novecento, i romanzi rosa, i distopici, la narrativa femminista, i libri più amati dai club del libro.

Ditene una, ci sarà un’illustrazione.

Tra gli Ideal Bookshelf ci sono moltissime curiosità per autentici bibliofili.

Trovate illustrazioni che raccontano storie di famose o curiose librerie.

Librerie che hanno per proprietari scrittori famosi.

Troverete le stanze o le case degli scrittori, le biblioteche mondiali più architettonicamente interessanti, le librerie mobili più astruse del mondo.

Trovate curiosità e aneddoti legati alle copertine dei libri, album musicali che si sono ispirati ai libri, gatti che hanno scelto di vivere in libreria e così via.

Ho scoperto che Jeff Jinney, l’autore del Diario di una schiappa, è anche proprietario di una bellissima libreria in Michigan.

Oppure che David Bowie voleva realizzare un intero album ispirato a 1984 di Orwell, ma non gli fu possibile perché la vedova dello scrittore non cedette i diritti.

Mi sono fatta una panoramica di librerie americane che vorrei conoscere, e magari fotografare.
Per un Facce da Librai made in USA!

Bibliophile, un libro di libri

L’unica avvertenza che mi sento di fare è che è un libro molto “americanocentrico”: il grosso del libro fa riferimento a città, librerie, fatti degli Stati Uniti.

Anche la scelta dei libri è fatta in funzione del mercato americano, ma c’è da dire che più del 70% dei libri elencati sono stati tradotti anche da noi, con pari successo.

Ecco cinque motivi per cui dovete leggere assolutamente Bibliophile, se amate i libri.

O se siete fissati con i libri di libri.

  1. Vi farà crescere professionalmente: la categorizzazione funziona da mappa mentale per raccogliere il meglio dei libri di un dato genere o di un dato periodo storico in un’unica pagina.
  2. Vi spronerà a leggere di più e a conoscere meglio le vicende editoriali: libri che sono classici o best seller negli USA da molti anni, magari da noi sono arrivati solo di recente.  Alcuni non sono nemmeno ancora arrivati.
  3. Vi spingerà a guardare meglio le copertine o, in questo caso, le coste. L’illustratrice non si è inventata il layout dei libri, ma ha riprodotto le copertine così come le trovate in negozio. E’ quindi interessante vedere come cambiano, se cambiano, le copertine dei libri da un paese con l’altro.
  4. Vi aprirà la mente (e sicuramente le tasche): è un libro che si sfoglia tenendo internet aperto di fianco per andare a cercare maggiori informazioni su libri, su luoghi, su librerie.
  5. Vi farà venire voglia di essere amici di Jane Mount per poterle chiedere “ti prego, mi fai il mio Ideal Bookshelf”?

La prossima sfida?

Realizzare il vostro Ideal Bookshelf utilizzando il mezzo che volete, anche lo smartphone!

Un’altra sfida la lancio agli editori italiani: chi realizza la versione europea (italiana) di questo piccolo capolavoro?

Lascia un commento