Mary e il mostro di Lita Judge, Il Castoro

Mary e il mostro di Lita Judge della casa editrice Il Castoro è la genesi del mostro letterario che trae la sua nascita dalla tragica vita di Mary Shelley.

Il Mostro: creatura frutto di dolore, rifiuto, esilio.

La vita di Mary Shelley è stata difficile, costellata da allontanamenti, morti e rifiuti. Eppure tutto quello che le è stato tolto (una madre, una famiglia, gli affetti, l’accettazione sociale, una vita di coppia serena) lei è riuscita a elaborarlo fino a creare il primo romanzo di fantascienza.

Mary Shelley utilizza il dolore come una forza vitale potente.

In Mary e il mostro di Lita Judge  la storia è raccontata in un modo particolare: per versi e per acquerelli.

É infatti una graphic novel, una biografia per immagini come ultimamente molte e molto belle se ne vedono tra gli scaffali delle librerie.

Mary e il mostro è narrato e illustrato da Lita Judge che per cinque anni ha studiato e letto molto della scrittrice inglese. L’autrice racconta di come Mary Shelley ha concepito una creatura mostruosa e reietta, l’insieme di tutti i dolori visti e vissuti. Lo racconta mescolando alle splendide illustrazioni lettere, pagine di diario, documenti reali appartenuti a tutti i protagonisti di questa storia: Mary, Godwin, Mary Wollstonecraft, Shelley, Byron.

Mary e il mostro di Lita Judge è una biografia poetica, amara cupa, dove immagini e parole creano un’intera vita e lasciano vedere anche di più.

Illustrazioni tratte da Mary e il mostro di Lita Judge, Il Castoro

Mary e il mostro di Lita Judge è una storia cupa, dove il lieto fine è rappresentato da un libro, un racconto che da esattamente duecento anni non smette di essere letto. Perpetuato da una creatura mostruosa che è la Sua Creatura.

I dolori di Mary hanno scavato a fondo dentro di lei.

Prima amata e vezzeggiata dal padre, poi allontanata per colpa di una matrigna. Ripudiata per colpa del suo amore per Percy Shelley, giovane poeta già sposato e inviso ai suoi contemporanei per il suo credo radicale. I due fuggono per vivere il loro amore fatto di anime e poesia ma la miseria della realtà e la propensione a dolore e depressione che serpeggia in Shelley presto si insinua nelle loro vite. L’arrivo di un figlio mina la loro coppia e Shelley sposta le sue attenzioni verso la sorellastra di Mary. Nonostante questo i due staranno sempre insieme perché si sono trovati e sostenuti nell’arte e nella poesia. In Mary e il mostro compare anche la descrizione di un importante aneddoto, quella della notte a Villa Diodati dove, durante l’estate più piovosa e più ricca di fulmini di sempre, Mary e Percy e il dottor Polidori, spronati da Lord Byron, si scambiano storie di paura.

È la notte in cui buona parte del patrimonio horror moderno vede la luce.

Mary Shelley butta fuori il frutto dei suoi dolori, il suo rifiuto e le immagini che sino ad allora avevano riempito i suoi occhi (gli esperimenti sui cadaveri, il galvanismo, l’elettricità) per creare il primo racconto di fantascienza della storia. Il dottor Polidori, tanto bistrattato da Lord Byron, crea il racconto Il vampiro, dando vita al primo vampiro contemporaneo della storia (Bram Stocker arriverà con il suo Dracula solo sul finire del secolo).

Mary e il mostro di Lita Judge ha anche un apparato critico in appendice davvero notevole. Biografie, fonti delle citazioni, approfondimenti su tutti i fatti narrati. Un libro che a suo modo parla di femminismo, di romanzo gotico, di auto affermazione, di forza vitale e creatrice, di poesia.

Un libro perfetto per le giovani lettrici: è uscito in primavera e da subito ho pensato potesse essere un ottimo spunto per le tesine di maturità per via dei suoi tanti spunti.

Non è nel solo libro tradizionale che si trovano le scoperte, anzi: i libri che mescolano parole a illustrazioni sono secondo me lo strumento più potente e magico oggi disponibile.

 

LE MIE INDICAZIONI

In questo caso non mi sento di distinguere le fasce di età di destinazione di questa biografia illustrata. Diciamo che lo consiglio dai 15 anni fino ai 100 e più.

Invita a…

…lasciarsi trasportare dalla combinazioni di immagini e parole

…riscoprire due figure letterarie troppo spesso mitizzate

…lasciarsi ispirare dalla forza vitale che tutti hanno

…vedere come anche dalla situazione peggiore possa nascere il riscatto

 

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